Marialuisa Jacobelli, giornalista e conduttrice tv nonché figlia del noto giornalista Xavier Jacobelli, ha rilasciato in queste ore una intervista ai microfoni del Corriere della Sera. La giornalista ha parlato così della condanna ai danni del suo ex, diventato uno stalker dopo la rottura del loro rapporto sentimentale:
"Sono sollevata, come se finalmente si fosse chiuso un cerchio dolorosissimo. Sono stata fortunata. Devo dire grazie ai miei avvocati, Federico Cecconi e Massimiliano Mariani, alla magistratura, al capo della squadra mobile di Milano, Marco Calì, un uomo meraviglioso e di grande umanità".
"Fiducia persa nel genere maschile? Beh, sinceramente ancora non l’ho recuperata. Non mi fraintenda: ho amici, fratelli, conosco tanti uomini che sono bravi e consapevoli, a partire da mio padre (Xavier Jacobelli, già direttore di Tuttosport, ndr). Però non penso di essere ancora pronta per una relazione, questa esperienza mi ha segnata molto".
"Quali sono stati i punti di rottura del rapporto? Il 2 gennaio a Montecarlo fu molto violento con me, mi mise le mani addosso. Aveva l’irrazionale convinzione che avessi una storia con il calciatore Mbappé. Lì chiamai subito la mia amica Christine, il mio faro, sapeva tutto di noi dal primo giorno: è stata lei a calmarmi e a tranquillizzarmi in più di un’occasione. Lui poi si scusò moltissimo, disse che non sapeva cosa gli fosse successo, mi chiese di dargli un’altra possibilità".
"Quando l'ho denunciato? A giugno. È stato un percorso lento per me. Ormai soffrivo di attacchi di panico, ero seguita da uno psicologo che vedo tuttora, avevo paura di uscire di casa e paura di trovarmelo dentro casa all’improvviso, come se potesse succedere qualcosa di irrimediabile. Ho dovuto traslocare. Mi è rimasto l’istinto di guardarmi a destra e a sinistra per strada