Fava Passaro: "Raspadori non è mai stato un brocco, dove potrebbe andare? Lucca non è da ambizioni Napoli"

Le Interviste  
Fava Passaro: Raspadori non è mai stato un brocco, dove potrebbe andare? Lucca non è da ambizioni Napoli

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante, tra le tante, di Napoli, Udinese e Bologna. Di seguito, un estratto dell'intervista. 

La sua Udinese ha fermato la Lazio in casa con un pareggio meritato, impedendo così ai biancocelesti di scavalcare la Juventus al quarto posto. Che gara è stata? 

“È stata una bellissima gara, mi sono divertito a vederla. Forse qualcosa in più si poteva ottenere, ma il pareggio alla fine è stato un risultato giusto per quello che si è visto in campo. Alla Lazio resta un po' di amaro in bocca per non essere riuscita a superare la Juventus. Tuttavia, ci sarà ancora tempo, soprattutto se la Juve dovesse continuare con le prestazioni viste contro l'Atalanta. Anche se dall’altra parte abbiamo visto una grande Atalanta. L'ho vista davvero bene, dopo un periodo un po’ complicato è tornata in gran forma, soprattutto fisicamente. C’è da averne paura. Sarà interessante anche la prossima partita contro l’Inter. Domenica sarà sicuramente un bello spettacolo.â€Â 

La sta convincendo Lorenzo Lucca? Secondo lei è pronto per il salto in una big come il Napoli? 

“È un bel giocatore, sicuramente, ma gli farei fare ancora un po’ di esperienza. In Italia, purtroppo, tendiamo a esaltarci subito: appena un giocatore fa una buona stagione, vogliamo subito vederlo in una grande squadra. Ha qualità importanti, ma vorrei valutarlo meglio prima di promuoverlo per un top club. Magari potrebbe stare in una squadra importante, ma non credo sia l’attaccante ideale per le ambizioni del Napoli, soprattutto come titolare.â€Â 

Il Napoli ha tutto da guadagnare da Atalanta-Inter, giusto? 

“Sì, sicuramente. Naturalmente, il pareggio sarebbe il risultato migliore per il Napoli. Ma più di tutto, sono curioso di vedere questa partita, perché l’Atalanta è davvero in splendida forma. Al di là della Juve, che non ha fatto una grande prestazione, ho rivisto l’Atalanta di inizio campionato: aggressiva, intensa, sempre forte. Non vedo l’ora di vedere questa gara da amante del calcio.â€Â 

La corsa scudetto è a tre? 

“Sì, inserirei anche l’Atalanta. Non voglio essere ripetitivo, ma ho davvero rivisto una grande squadra. Per me, va considerata pienamente nella lotta scudetto.â€Â 

Raspadori, nel suo ruolo naturale di seconda punta, ha dimostrato di essere un giocatore validissimo, a differenza di quanto poteva sembrare in passato. Secondo lei, è stato giusto da parte del Napoli puntare su di lui, nonostante il club fosse strutturato da anni sul 4-3-3? 

“Per me, Raspadori non è mai stato un problema, un brocco. È un giocatore molto interessante e, quando gioca nel suo ruolo, riesce a dare il meglio di sé. Forse il Napoli avrebbe dovuto pensarci un po’ di più prima di acquistarlo, visto il modulo consolidato. Tuttavia, alla fine è stata una buona scelta, perché può tornare utile anche nel caso di un cambio di modulo. Sta facendo bene, quindi direi che alla fine è stata una scommessa vinta. Per il bene del ragazzo, sarebbe meglio andare in una squadra dove possa giocare sempre nel suo ruolo, però, in questo momento, è difficile lasciare Napoli. Dove potrebbe andare? In una squadra di metà classifica per un campionato senza ambizioni, oppure restare per puntare allo scudetto e giocare le coppe europee? È una scelta complicata. Ora sta giocando nel suo ruolo e sta facendo bene, e il Napoli ha bisogno di lui.â€Â 

Quando tornerà Neres, il Napoli tornerà al 4-3-3 o manterrà il 3-5-2? 

“Dalla mia esperienza, quando una squadra sta facendo bene con un modulo, è difficile tornare indietro. Se le cose non dovessero andare per il verso giusto, il Napoli potrebbe anche tornare al 4-3-3. Ma avere la possibilità di cambiare modulo in corsa è un grande vantaggio. Una squadra che può adattarsi così mette in difficoltà gli avversari. È una marcia in più. Il Napoli ha trovato un equilibrio difensivo e una maggiore pericolosità in attacco. Sarebbe un peccato cambiare tutto.â€Â 

Lukaku la sta convincendo? 

“Io sono un grande estimatore di Lukaku. Spesso si giudica un attaccante solo per i gol, ma io guardo anche il lavoro che fa per la squadra. Lui si mette sempre a disposizione, fa salire i compagni, serve assist. Sono contento che abbia trovato il gol, perché per un attaccante è fondamentale. E poi, se Conte lo fa giocare sempre, un motivo ci sarà. Conte non è un pazzo, lo mette sempre perché è utile anche quando non segna. Il mister è un perfezionista, se lo schiera sempre significa che vede qualcosa che noi non percepiamo nei 90 minuti.â€Â 

Passiamo a Simeone: sarebbe meglio separarsi a fine stagione, visto che non riesce ad incidere nel poco spazio a disposizione? 

“Situazione complicata. Simeone è un ottimo attaccante, ma togliere Lukaku ora non è possibile. Gli resta poco spazio, ma è la dura legge degli attaccanti. Mi è successo anche a Udine, quando c’era Iaquinta: se l’altro segna, puoi solo applaudire e sperare nella tua occasione.â€Â 

Ha vestito anche la maglia del Bologna, che sta facendo benissimo dopo gli addii di Thiago Motta e Zirkzee. Vanno fatti i complimenti al club, ma anche a Vincenzo Italiano? 

“Sì, assolutamente. Complimenti a tutto l’ambiente, perché stanno facendo un lavoro eccezionale. Significa che la società lavora bene, e Italiano sta dimostrando di essere un ottimo allenatore. Sono felice per il Bologna, perché conosco il loro staff e so quanto ci tengono. Stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro. Complimenti al Bologna, e speriamo che l’Inter, stasera, possa portare avanti la bandiera italiana in Champions.â€Â 

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