A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Facundo Juà rez, centrocampista argentino dei Dorados, squadra messicana allenata da Maradona
“Festeggiare il compleanno di Maradona è stato bellissimo. Ci siamo allenati con una maglia speciale con scritto: “buon compleanno Diego”, abbiamo aperto una torta e lui era molto felice. La sera poi, abbiamo organizzato una festa per lui, era felice, ci siamo divertiti. Lui merita tanto e noi proviamo a dargli il meglio.
Essere allenati da Maradona è senza dubbio qualcosa di unico per noi argentini, ma anche i messicani hanno capito la passione che ha l'Argentina per Diego. E non solo l'Argentina perchè Maradona lo stimano tutti. Ci ha aiutato molto perchè la squadra messicana non stava andando benissimo e lui, con la sua presenza ci ha dato motivazioni.
Come ci carica? Solo averlo davanti salgono le pulsazioni a mille. E' una grande motivazione per noi, ci carica come se fosse un nostro tifoso, è un tifoso in più. Vuole che la squadra vada bene e noi lo ascoltiamo molto.
Non sentiamo alcuna pressione nell'essere allenati da Diego. Parliamo molto con lui e Diego cerca sempre di tranquillizzarci. E' un aiuto in più, il gruppo è felice di lui e anche tutta la gente.
Non sono mai stato a Napoli, non ne ho avuto la possibilità , ma mi piacerebbe molto vederla. So che è una città molto bella, che ama Maradona e lo stesso Maradona ama molto. Lui ha vissuto bei momenti in azzurro e mi piacerebbe vedere la città .
Maradona ci racconta sempre, durante le nostre riunioni, dei suoi momenti a Napoli. Di quando ad esempio si allenava il doppio per essere pronto o dei suoi allenamenti solitari prima delle partite. E' motivante sapere queste cose ed ascoltarle da lui.
La mia opinione su Napoli e Juve? Non vedo molto la serie A a causa del fuso orario, ma so che sono due potenze del calcio Mondiale. Il calcio italiano è sempre bello e chi gioca a calcio spera di arrivare a giocare in Italia.
Maradona ha un problema alle ginocchia, ma questo non gli impedisce di lavorare. Cammina col bastone, ma è in campo con noi, gioca anche la palla ed è bello vedere in lui tutta questa voglia. Tutti noi cerchiamo di dare il massimo perchè vogliamo farlo felice"