Notizie Napoli calcio - Antonio Di Natale, napoletano doc ed ex leggenda dell'Udinese, ha pochi rimpianti nella vita ma uno di questi è di non aver mai indossato la maglia azzurra.
Lo stesso Di Natale ne ha parlato in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport:
Te ne andasti che non avevi ancora 14 anni. «Presi il treno per Empoli da solo. Ai tempi non ce la passavamo tanto bene. Mio padre carpentiere, quattro figli maschi e una femmina. Quando non andavo a scuola papà mi portava al cantiere con lui, ho fatto il muratore, a’ cardarella, portami il secchio e il pennello, mi faceva verniciare. Non era cosa. L’unico modo per uscire da lì era il calcio. Dopo un solo provino Silvano Bini mi aveva segnalato all’Empoli... Non fu facile, soprattutto all’inizio. Quattro mesi e scappai, tornai a Napoli. Mi mancava tutto. Furono Bini e Montella a convincermi a rientrare. E l’anno dopo proprio Vincenzo se ne andò a Genova. Noi ragazzi stavamo al primo piano dell’Istituto Calasanzio, lo stesso che oggi frequenta mia figlia. A Empoli mi sono stabilito».
Se ricordo bene, hai sempre detto che il compagno più forte che hai avuto è Sanchez. «Alexis a diciassette anni era incredibile. Fuori da Udine Baggio, Del Piero, Totti, ma quando ho visto Maradona ...».
Quando hai visto Maradona... «Dal vivo, mi sono emozionato».