Il Napoli è in attesa di sapere chi sarà il tecnico che prenderà il posto di Rafa Benitez e per parlare di quelli che potrebbero essere i candidati alla panchina azzurra la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha contattato in esclusiva l'ex giocatore e allenatore dei portieri partenopeo Raffaele Di Fusco.
Benitez ha lasciato ed Emery sembra quasi impossibile. Spalletti e Prandelli potrebbero essere due profili giusti per il Napoli?
"Conosciamo tutti le loro doti. Dipende però da quando De Laurentiis sarà disposto a spendere in estate per rinforzare la rosa. I tecnici più blasonati pretendono di più rispetto agli altri. Entrambi hanno molta esperienza e reggono la pressione ma credo che Spalletti potrebbe essere l'uomo giusto, più di Prandelli, per iniziare il nuovo ciclo del Napoli visto che ha un carattere forte".
Sarri potrebbe essere un'idea?
"È un tecnico che mi piace molto ma ripeto, al di là de tecnico quello che conterà sarà il mercato: servono investimenti. Dalla scelta dell'allenatore capiremo le intenzioni di De Laurentiis in vista della prossima stagione. Penso che Emery non accetterebbe mai senza avere le giuste garanzie".
Pensa che Higuain resti a Napoli?
"Sicuramente l'aggressione che ha subito dopo la gara contro la Lazio influirà molto sulla sua scelta finale. Nonostante questo il giocatore ha un contratto con il club azzurro che potrebbe trattenerlo comunque. Il rischio è che il rapporto con i tifosi si sia rotto e in quel caso al primo errore verrebbe subito contestato".
Un'ultima cosa, Andujar e Rafael non hanno convinto. Cosa dovrà fare il Napoli?
"Deve cambiarli entrambi. Il cambio in porta tra Rafael e Andujar ha fatto guadagnare qualcosa alla squadra campana che però avrebbe dovuto fare questa mossa alcuni mesi prima. Rafael non è pronto per difendere la porta del Napoli, ma l'errore è stato quello di non confermare Reina che adesso potrebbe addirittura tornare. All'interno del club manca un po' di programmazione: a inizio anno Britos e Gargano erano sul mercato e poi li abbiamo visti molto spesso in campo. Più che di progetto si dovrebbe parlare di approssimazione".