Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quest'oggi, è presente al Circolo Canottieri di Napoli, per consegnare al presidente Edoardo Sabbatino il Diploma d’Onore del Collare d’Oro, massima onorificenza del Comitato Olimpico. Con il presidente Giovanni Malagò ci sarà anche l’amministratore delegato della Coni Servizi, Alberto Miglietta. Nel solone dei Trofei, alle 15, la solenne cerimonia alla presenza del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dei massimi dirigenti del sodalizio giallorosso e dei giornalisti. Ha parlato il presidente Aurelio De Laurentiis, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Ieri ho passato tutta la giornata nel delirio di un concetto molto cattolico della punibilità. Io sono sempre stato paladino del riscatto, attraverso la coscienza dei propri limiti, educazionalmente parlando. Il nostro paese è maleducato, ma nessuno ne vuol prendere coscienza.
Quando andiamo a teatro o al cinema, ridiamo, acconsentiamo e guardiamo il vicino che ci sta affianco. Non pensiamo mai di stare noi su quel palcoscenico o su quello schermo. Questo paese in cui ho vissuto, dove gli stessi critici non capivano. Non capivano e criticavano i miei film senza capire che io criticavo il paese. E' un paese dove è scomodo vivere, non riesce a sconfiggere la mafia e la camorra. Mi sono stancato! A uno viene veramente di porsi la domanda: 'ma ci stanno ancora prendendo in giro?'.
Quando ieri mi si è detto all'improvviso che chiuderemo lo stadio domenica per Napoli-Inter, m'è salita una mappata nello stomaco. Ho chiesto di parlare subito col prefetto di Napoli, Panico. Era un'infamia che si stava realizzando alle spalle dei napoletani, perchè ci sono trenta cretini che hanno assaltato un commissariato. Chi sono questi 30 cretini? Diamogli una lezione. Non siamo stati capaci di governare Fiorentina-Napoli a Roma, nè il flusso degli olandesi a Roma e ci siamo fatti distruggere la 'barcaccia'. Dove viviamo? Dove andremo? Lo sport significa 'incontro' e non 'scontro'. E' condivisione.
Io mi son detto, oggi, col sindaco al quale voglio molto bene, di andare da Alfano e far applicare la legge inglese, io lo stadio non lo faccio. Sono pronto ad investire i miei soldi, iniziando i lavori del San Paolo già il prossimo 1 luglio. Quando Alfano si immola televisivamente parlando, dicedo di fare i Daspo, sbaglia. Deve mettere in atto la legge inglese che ha ripuilito il calcio. Non mi metto a costruire nuove strutture per farmele distruggere. Tifare per i colori della propria squadra, in maniera corretta e sana, questo bisogna arrivare.
Ci sto scommettendo la mia faccia e i miei soldi, perchè il Napoli più di così non può fatturare. Sottolineo con fermezza questa mia idea inderogabile. Caro De Magistris, caro Malagò, bisogna chiamare Alfano per cambiare pagina. Così non andremo da nessuna parte. Lo sport è educazione, è esempio, immagine. Se non diamo l'esempio massimno della correttezza abbiamo fallito tutti".