Ultimissime calcio Napoli - Aurelio De Laurentiis ha rilasciato importanti dichiarazioni al Daily Mail UK, rivelando che sta lavorando a una proposta che, secondo lui, varrà "10 miliardi di euro (8,5 miliardi di sterline)" per il calcio europeo.
Sebbene non sia d'accordo con la proposta di lanciare una Super League europea, De Laurentiis ritiene che il fascino di vincere la Champions League o l' Europa League stia costringendo i club a spendere oltre i propri mezzi nella corsa per rimanere competitivi, e il premio in denaro non colma le lacune. Ecco perché De Laurentiis pensa ad un campionato europeo per meriti e non per inviti come la Superlega. Ecco le dichiarazioni tradotte da CalcioNapoli24:
"Il sistema non funziona più. Champions ed Europa League non generano più entrate sufficienti per i club per giustificare la partecipazione. Per essere competitivo, hai bisogno di più giocatori di alto livello. Ciò significa che devi spendere di più e il premio in denaro delle competizioni europee non ne tiene conto. Ecco perché i club hanno bisogno di parlare tra loro per creare un torneo più moderno e redditizio per tutti i partecipanti.
Dobbiamo ridurre il numero di partite riducendo le dimensioni delle migliori divisioni in tutta Europa. Inoltre, creiamo un campionato europeo con un sistema di ingresso democratico, basato su ciò che le squadre ottengono nelle loro competizioni nazionali. Ho esaminato un progetto pronto a portare 10 miliardi di euro al gioco europeo, ma ci vuole volontà e totale indipendenza.
Noi italiani dobbiamo imparare dal calcio inglese. Se non cambiamo le regole del gioco e non lo rendiamo uno spettacolo migliore, i giovani ci abbandoneranno e il calcio non sarà più la parte centrale della nostra vita. La mia ricerca mi dice che le persone tra gli otto e i 25 anni hanno smesso di guardare il calcio e preferiscono giocare con gli smartphone: hanno trasformato totalmente i nostri figli.
Non sto dicendo che l'abitudine di guardare il calcio in diretta in uno stadio morirà, ma ora abbiamo lo 'stadio virtuale', che può attirare miliardi di persone a giocare gli uni contro gli altri. Chissà se riusciremo a riportarli sulla strada dello sport più grande e influente del mondo".