A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio-Terzo Tempo è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore: âAd inizio campionato, in Napoli-Parma fu cancellato un rigore al Napoli dopo lâassegnazione da parte dellâarbitro. La decisione di cancellare il penalty fu giustissima e fu presa grazie ad una chiamata del Var. Contro lâInter la situazione era la stessa ma ci è stata propinata lâassurda versione che il protocollo non permette al Var di richiamare lâarbitro. Non capisco in che modo il Var possa rendersi utile se poi affidiamo tutto allâunico arbitro in mezzo al campo. Lo spettatore televisivo ormai predomina su quello allo stadio. Câè un grande problema tra la televisione e la classe arbitrale. Non possiamo interrompere le trasmissioni televisive, ma credo che gli arbitri debbano fare un passo indietro e sottomettersi alla tecnologia che opera in loro supporto. Sono veramente sorpreso dallâautolesionismo esercitato dai tifosi napoletani. Il gioco del calcio si incentra sul fare un goal in più rispetto allâavversario, è quindi imparagonabile a sport come il nuoto sincronizzato o la danza dove conta lo spettacolo. Il Napoli è attualmente primo in classifica ed è inconcepibile che ci si lamenti per lâestetica del gioco perché non conta nulla in questo sport. La rosa a disposizione di Antonio Conte non è completa come altre rose nel nostro campionato e pure sta dimostrando tanto. Il bel gioco parte dal centrocampo e questâanno abbiamo due grandi mezzali di forza, struttura, inserimento che, però, non sono adatte a giocare nello stretto. Contro lâAtalanta siamo stati sovrastati. Sinner è il numero uno al mondo per il tennis, ma puntualmente non riesce a battere Alcaraz. Sinner rimane comunque indiscutibilmente il primo in assoluto perché nel tennis come nel calcio non si parla del singolo evento ma della continuità . Il campionato é una corsa a tappe come il Giro d'Italia, l'Atalanta finora non ha avuto la continuità per vincerlo"