Maurizio de Giovanni, scrittore partenopeo, ha rilasciato un'intervista a Napoli Magazine: "L'inizio d'anno è stato straziante non solo per i napoletani perché anche l'attacco terroristico di Parigi, così come la morte di Pino Daniele, ci lascia davvero esterrefatti. Non riesco a concepire come in nome e per conto di un dio, di una religione, si possa fare quanto fatto a Parigi e l'errore più grave che si possa commettere è circoscrivere l'accaduto come un normale fenomeno di integralismo religioso. La dimostrazione d'affetto dei napoletani tanto nei confronti di un proprio concittadino che muore, quanto per un successo sportivo, dimostra quanta voglia c'è in città di unirsi, di sentirsi cittadini, abitanti della stessa città. La partita con la Juventus non ha bisogno di stimoli supplementari, peccato per il poco tempo a disposizione per inserire i nuovi arrivi che avrebbero potuto dire la loro. Non caricherei di significati particolari la vittoria in Supercoppa, perché arrivata prima della sosta natalizia e quella di Cesena, perché arrivata contro una squadra oggettivamente debole. Se Benitez dovesse schierare Britos come esterno basso, paradossalmente, Gabbiadini potrebbe anche giocare subito, anche se il ruolo naturale dell'ex sampdoriano, secondo me, è quello di esterno destro. Podolski e Shaqiri sono abbastanza simili e molto forti, ma credo che le problematiche difensive dell'Inter restano tutte".