Maurizio De Giovanni, scrittore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal, trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "Ricordo lo scudetto e quel dieci maggio di quel 1987, e ricordo anche l'emozione di quando realizzai che non c'erano più ostacoli tra il Napoli e lo scudetto. Non c'era qualcuno che non era coinvolto in quei festeggiamenti perché a Napoli c'è una sola squadra a rappresentare questa città. Mio figlio è nato nel 1989 ed ho raccontato quei momenti in dei libri perché volevo narrarli a lui. Mi sentivo stupido nel non riuscire a dormire la notte prima dello scudetto e mi sembrava una cosa stupida. Uscì dal balcone e notai moltissime persone che facevano lo stesso. Il calcio è passione, nonostante tutti i soldi che ci girano attorno. Prima o poi si ripeterà quell'evento, anche se non sarà mai come la prima volta, come quel 10 maggio. Non riuscirò mai ad essere felice per un gol della Juventus, mi farò dire dopo il risultato della partita perché non la voglio vedere. Il cannibalismo della Juve li porterà a giocare al massimo, ne sono certo. Se Dzeko e Nainggolan non saranno della partita, credo che potrebbero arrivare buone notizie. Purtroppo il Napoli non ha il destino nelle sue mani".