A Marte Sport Live, in diretta su Radio Marte, è intervenuto Antonio Corbo, editorialista di Repubblica. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “Da Tavecchio in giù sono tutti piccoli Blatter. In Italia facciamo titoloni sul caso Blatter, ma qui ci sono le suore di carità . Ciò che accade in sede internazionale riesplode in sede nazionale per lo scandalo delle scommesse. C’è stata una recente retata che ha svelato altre cose. Settori depressi e agonizzanti come la Lega Pro. Tavecchio pensava, come Blatter, di potersi ricandidare, ma ci sono dei movimenti sotterranei con Lotito nella bufera. E’ sotto la lente d’ingrandimento dei p.m. di Napoli per la storia di quella telefonata. Minaccia di esplodere questo scandalo, anche se speriamo di no. Abodi? E’ una persona brillante, ma è in rotta di collisione con Tavecchio. Nuovo allenatore Napoli? Non mettiamo fretta a De Laurentiis. Al Napoli servono due elementi importanti: un codice etico che faccia capire ai giocatori che è finita l’epoca d’oro. Occorre inaugurare una stagione di disciplina, di rigore e di impegno. Questa squadra, se si impegna negli allenamenti, se conduce una vita regolare, è seconda solo alla Juventus. Se viene l’allenatore giusto con un dirigente importante può iniziare un corso nuovo. Emery e il suo rifiuto? De Laurentiis è un uomo di cinema, dopo la bruttissima domenica contro la Lazio occorreva una notizia, un colpo di scena che cancellasse la pagina nera della domenica. Gli auguro di trovare un personaggio che sappia di calcio. Ho tanti motivi per ammirare De Laurentiis, ma è troppo convinto di essere competente, ma io non gli concedo tanta fiducia. Ha comprato spesso giocatori inutili e molto costosi. Io farei un colloquio con tutti i candidati per capire le loro motivazioni. Parlerei prima con Prandelli, potrebbe essere perfetto. Anche Spalletti, se dimentica  fasti russi e si adegua di nuovo al calcio italiano, potrebbe far bene in azzurro. Per quanto riguarda gli altri anche Montella mi sembra una buona scelta, così come Sarri. Ci vorrebbe, però, un grande direttore sportivo in grado di sostenerli. Per fortuna è andato via Bigon senza lasciare rimpianti, però qui ci vuole un dirigente che non si faccia cacciare dalla panchina, ma uno che sappia curare i rapporto col potere e col Palazzo. De Laurentiis si sta avvicinando al progetto Juventus”.Â