Sarri dedica la settima vittoria consecutiva tra Italia ed Europa agli altri allenatori del campionato. Il messaggio è chiaro: inventate i più complicati ostacoli difensivi, il Napoli li butta tutti giù. Maran a Verona ordina il coprifuoco, il Chievo si illude di essere al riparo, ma deve arrendersi alla fantasia esplosiva di Higuain. Il Palermo riporta al San Paolo la difesa a tre, vista e rivista ai tempi di Mazzarri, proprio mentre si diffondeva il 4-2-3-1, importato a Napoli da Benitez. Di quel modulo l’attuale 4-3-3 valorizza lo stesso concetto: l’ampiezza. Iachini nasconde le sue strategie come i pochi capelli nel berrettone da portaerei Usa: un dispositivo ibrido, esterni bassi per proteggere le fasce e ripartenze centrali, Vazquez unico snodo. Tattica corretta ma non fortunata: il Napoli non consente al Palermo di ripartire, prevale nei contrasti a centrocampo e con il veloce possesso di palla occupa subito la trequarti. Ribalta le posizione, procurandosi infiniti varchi a sinistra: Insigne sfrutta meglio di tutti il corridoio che separa a sinistra la linea difensiva 3 e quella mediana a 5. Lo spocchioso divetto di Frattamaggiore si infila tra Rispoli e Struna, fornendo una raffica di passaggi. Lo stesso propone Callejon a destra. Fa il contro-lato mettendo a disagio Lazaar e losloveno Andelkovic. Ma se non sono gli esterni a creare opportunità, ci pensa Hamsik. Dà lui l’assist che ispira a Higuain il violento diagonale del primo gol. Higuain vola in copertina, la scena è sua, ha entusiasmo trascinante e colpi da santabarbara: ma bravi anche i compagni, lo raggiungono con devastanti lanci verticali. Higuain sa smarcarsi: ha quindi il micidiale tempismo per trovarsi uno-contro- uno rivolto alla porta. E quando è di spalle, si gira e tira come se avesse gli occhi nella nuca. Si evidenziano due note positive tra le altre: la prima, il “tocco e via” in velocità è reso possibile dai giocatori che corrono anche a vuoto, si liberano dalla marcatura offrendo sempre a chi ha la palla almeno due soluzioni. La seconda, Hamsik ufficialmente mediano, si trova spesso in fase avanzata diventando, è un regista offensivo, come dimostrano i suoi assist ad Higuain. Spiace la pacchiana reazione del bravo ma non ancora maturo Insigne alla sostituzione. Tripla gaffe: per Mertens sostituto di valore come dimostra il suo bel gol, per i compagni che in umiltà portano il Napoli alle stelle, per Sarri onesto maestro di un Napoli inimmaginato. La rivalità Insigne- Mertens è preziosa, se ben vigilata dalla società. De Laurentiis ha vistola smodata reazione? Intervenga. L’egoismo non può essere lo stile di un collettivo vincente.