“Non so se è cambiato il Genoa oppure noi. Sono soddisfatto del primo tempo, una gara dominata in lungo e largo. Ci siamo detti nella ripresa di non farli entrare in gara gli avversari, conosco bene questo stadio e basta una scintilla per scatenare tutto. Molto contento per il primo tempo e tutte le cose fatte. E’ un secondo tempo che deve rimanerci stampato nel cervello a tutti. L’ho detto ai calciatori, è un secondo tempo che non deve appartenerci. Significa rimettere in discussione tutto, abbiamo rimesso in piedi una gara assurda. Se si vuole restare lì a dare fastidio bisogna restare sul pezzo 95 minuti.
Noi dobbiamo difendere attaccando, dominando e facendo la gara. Non dobbiamo difenderci per paura, questo è lo step più importante da fare. Quando parlo di lavori in corso mi riferisco questo. Oggi siamo stati fortunati avendo vinto in altre occasioni avremmo pianto lacrime amare. I ragazzi devono godersi questi tre punti ma devono capire che le gare vanno giocate dall’inizio alla fine senza staccare la spina mantenendo il piede sull’acceleratore. Del secondo tempo non mi è piaciuto difendere, il nostro mantra è difendere attaccando.
Sicuramente è passato tanto tempo dalla prima panchina, ho fatto le mie esperienze. Continuo sempre a migliorarsi provando a battere me stesso per essere migliore del giorno prima, dell’anno prima. Cerchiamo insieme di dare quanto più fastidio possibile ma da queste gare riesci a costruire qualcosa se sei intelligente, se invece vedi solo i 3 punti non costruisci niente. Non mi aspettavo un secondo tempo così nonostante ci fosse stato un monito negli spogliatoi. Ho un gruppo di ragazzi seri che sanno capire dove si può migliorare. Oggi andranno a casa felici per i 3 punti ma delusi per aver rimesso in gioco un risultato assoluto a nostro favore”.