Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale e video della presentazione di Rudi Garcia come allenatore del Napoli: c’è grande attesa, dopo l’annuncio di Aurelio De Laurentiis, per la primissima conferenza stampa di Garcia, neo tecnico azzurro, che subentrerà a Luciano Spalletti raccogliendo un’eredità pesantissima dopo lo scudetto vinto.
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Garcia: "Nel club c'è già uno staff di qualità, ho lavorato con uno di loro alla Roma. Faremo in modo di avere le competenze del club e quelle che porterò: tre assistenti. Lo staff oggi è molto importante, sono uno che pensa di essere più forte in gruppo che da solo, l'esperienza ce l'ho io come la guida della squadra, ma lo staff è importantissimo per migliorare le qualità della squadra. Sono sicuro che faremo un bel lavoro, deve essere sempre finalizzato ad un bel risultato. Punteremo ai risultati, sicuramente"
Garcia: "Le pressioni della piazza danno più carica o più pressione? Più carica, ovvio. Spero che per i giocatori sia lo stesso. Sarà bello portare in giro per l'Italia la maglia con lo scudetto, il mio compito con lo staff è di essere all'altezza"
Garcia: "Non sono importanti solo le bandiere del Napoli in città, ma che il cuore dei napoletani sia orgoglioso. Mi sembra che quando De Laurentiis ha preso la squadra, l'ha fatto in Serie C: la squadra è dei tifosi, io sono venuto a giocare all'allora San Paolo, è uno stadio tosto in cui si gioca, il tifo spinge la squadra ed incide sul risultato. Faremo di tutto per avere i tifosi al nostro fianco, per farli divertire"
De Laurentiis: "Ieri sera vedevo Spagna-Croazia, mi ha colpito l'attaccamento alla maglia di Modric che si è fatto tutta la partita a 38 anni. Quello dev'essere l'esempio"
Garcia: "Una frase per i tifosi? (De Laurentiis: "Potresti chiamarli i cazzutissimi"). Rispondo con i miei valori, questa squadra dev'essere umile, ambiziosa, senza sudore non va da nessuna parte. Il talento potrà fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di 25 giocatori. Ci sono i big, ma il giovane che arriva per crescere lo fa per esser parte della squadra del Napoli, il senso d'appartenenza è importante. Nel calcio attuale non ci sono tanti giocatori che restano tutta la carriera in una squadra, ma è importante lo stemma sul cuore della maglia che indossi. La maglia va rispettata"
De Laurentiis: "Lobotka resta fino al 2028, per noi è un caposaldo. Ed in squadra non possono giocare tutti tutte le partite, servono i cambi. La mia competitività? Non è cambiato nulla, è difficile quando per quarant'anni hai fatto vari film prima di virare sulle vacanze di Natale: mi sono divertito a finanziare film che venivano realizzati all'estero, come quello di Almodovar o di Woody Allen. Io in Italia ho fatto più degli americani per un regista americano, in casa De Laurentiis la competitività è naturale, se non ci mettiamo in competizione con le cose complicate non ci eccitiamo. Il fatto che la situazione ora si complichi, perchè dopo lo scudetto c'è l'Europa o c'è il cambiare il mondo del calcio. Tante volte mi sento dire 'ma perchè non fai un po' di politica?', a me piace il mondo dei contenuti ed in politica non sei libero di combinare la produzione in modo industriale: la politica è il gioco del compromesso, ed io non sono l'uomo del compromesso"
Garcia: "Lobotka insostituibile come De Rossi? Ogni singolo è importante, anche se il portiere ed il cannoniere sono importanti. Per me il cuore è sempre stato il centrocampo, la forza della squadra che ha vinto lo scudetto era anche questo. Non parlo di singoli, l'ho detto e lo penso: la squadra ha calciatori forti che danno ad un allenatore, con i cinque cambi, la possibilità di incidere ed avere soluzioni alternative. Lobotka è un giocatore fantastico, mi auguro di ritrovare in questo reparto un giocatore che gioca il possesso palla e che difende subito quando l'avversario la recupera. Ho sempre visto undici giocatori che correvano, tante squadre oggi hanno uno o due giocatori che senza palla non lavorano e non danno compattezza: il bello del Napoli è che tutti sono compatti, ed il mio compito è che corrano tutti con e senza palla"
De Laurentiis: "Kim e Osimhen? Con Victor abbiamo già parlato prima che organizzassi la festa scudetto, mi sembrava una priorità: con lui siamo d'accordo in massima su un rinnovo biennale. Per quanto riguarda gli altri, è qualcosa che dovremmo studiare con il mister: io sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale, e quindi noi abbiamo rifiutato di andare a giocare il Gamper col Barcellona, oppure a Manchester con lo United. Rifiutiamo molte proposte per rimanere a Castel di Sangro, stiamo valutando squadre internazionali da far venire in ritiro, invece di perdere tre giorni per una partita. In quel periodo ci si deve imballare, mettere molta benzina o nafta dentro i vari meccanismi, perchè si possa durare il più a lungo possibile e non avere una fiammata nei primi dieci incontri, bensì di durare tutto il campionato. Per noi è importante allenarci come si deve, a Castel di Sangro. Abbiamo già pensato a chi potrebbe partire e chi potrebbe arrivare, il problema è guardare negli occhi le persone: i contratti c'entrano poco, se ad un certo punto dico 'vuoi far parte della gloria del Napoli o pensi di andare su altre situazioni', dopo uno scudetto perchè è stato un bene scegliere Rudi? Perchè devo ringraziare Spalletti di aver detto di volere un anno sabbatico? Dopo la vittoria di un campionato dopo 33 anni, la sazietà può giocare un brutto scherzo: se ho un allenatore nuovo che sa suonare il violino e lo fa diventare uno Stradivari, cercando di fare una operazione su ogni singolo personaggio. Ogni calciatore è un'azienda, se non ci si impegna non si arriva più in alto. Un nuovo allenatore non può che cercare di riportarli alla dura realtà del lavoro quotidiano, dell'impegno, del rispetto di una bandiera, nel gioco che c'è sempre nella rapportabilità con i tifosi. Chi sono i nostri clienti? Noi lavoriamo per i tifosi, per la nostra città"
Garcia: "C'è un Gervinho nel Napoli o altrove? Ci sono già in rosa, datemi tempo di scoprire i giocatori perchè quando li alleni scopri sempre alcune cose, in modo da motivarli e scoprire chi sono i leader della squadra. Il talento c'è, stiamo lavorando sulla squadra e vediamo chi rimane al 100% e chi potrebbe andar via, in modo da migliorare la squadra. Il tempo ormai è passato, è importante essere qui ed iniziare a lavorare"
Garcia: "Ho sentito Spalletti? Sembra destino, mi sostituì lui a Roma e ora lo faccio io a Napoli"
De Laurentiis: "Determinazione nel volere Napoli e l'ambizione nell'accettare l'offerta? Non ho trovato diffidenze, né dubbi. Sono stato felice della scelta, pensavo ci fossimo incontrati in maniera naturale"
Garcia: "Napoli squadra perfetta? Magari! Balzaretti non era solo un giocatore di talento, ma un uomo di qualità e che in campo e fuori era una bella anima. Non c'è solo gioco o tattica, ma anche lo spirito di squadra: spero di trovare un gruppo unito, ma dopo la vittoria dello scudetto me l'aspetto così, con voglia di vincere. Non sono un cuoco, ma devo tenere questa voglia sul fuoco e farla rivivere"
Garcia: "Richieste sul mercato delle cessioni al presidente? Niente di particolare, è importante il progetto sportivo che ho sposato qua: io volevo solo essere sicuro che il presidente volesse ancora vincere, ed avere quindi una squadra competitiva. Sono nel calcio da tempo, magari arriva una offerta irrinunciabile ma nessun calciatore è insostituibile: ho fiducia nel presidente e nello staff. Lo scorso anno alcuni giocatori erano sconosciuti ai più, ma si sono rivelati fortissimi e faremo in modo da fare una bella squadra"
Garcia: "Quanto è cambiato il calcio italiano dal 2016 ag oggi? Le italiane hanno fatto le finali delle coppe europee, il calcio italiano è tornato in alto in Europa e nel mondo: è una bellissima cosa, speriamo di portare in alto i colori del Napoli"
De Laurentiis: "Cosa mi ha colpito della personalità di Garcia? La sua spontaneità, immediatezza. Sembrava che ci fossimo conosciuti da tempo, dal mio punto di vista, e sembrava che ci fossimo già incontrati idealmente nel passato. Io mi sono trovato in un meccanismo oliato, dove non c'è stata una minima difficoltà, bensì la razionalità di illustrare ai suoi avvocati ciò che ci chiedevano. Con lui c'è stata una cordialissima ed immediata intesa, io sono nato il 24 maggio e lui era ancora sotto l'influenza del segno Gemelli, come avrei potuto sbagliarmi? Sentivo che fosse la scelta giusta"
Garcia: "Ritrovo Anguissa? Frank l'ho fatto esordire io a Marsiglia, è un mio figlioccio anche se una montagna fisicamente: sono contento di ritrovarlo, ha fatto un salto di qualità dopo l'addio al Marsiglia, l'ultima partita fatta assieme fu la finale di Europa League poi andò in Premier ed in Liga. Con questa stagione ha dimostrato di essere molto importante sul campo e nello spogliatoio: è un altro Frank quello che ritrovo, sa che forse sarò più esigente con lui ma è un piacere ritrovarlo"
Garcia: "Cosa non si deve toccare di questo Napoli? La voglia, se i giocatori sono motivati saremo una squadra tosta che lotta, e dobbiamo stare attenti sul piano psicologico: quando vinci ti puoi sedere, ma io sarò lì a mettere la sveglia a tutti per farli crescere. Ci sono dei giovani che possono dare molto e anche di più, ognuno può migliorare. Non posso altro che lavorare col mio staff e fare in modo che la squadra sia competitiva"
De Laurentiis: "Che Napoli sarà? Con Osimhen non mi sono sbagliato, con Garcia ho deciso dal 4 al 15 giugno di vederci a cena, scrivere i contratti, farglieli digerire, firmarli, poi venire qui. Da parte mia c'è tutto lo slancio di un nuovo inizio, c'è la consapevolezza di una fiducia immensa: l'uomo ha già dato, non deve dimostrare chi è al Napoli. Dobbiamo stare tutti calmini e lasciarlo lavorare, senza mettere nessuna ansia e fretta, senza mettere limiti. Poi c'è una bella canzone, sarà quel che sarà"
Garcia: "L'eredità di Spalletti stimola o è qualcosa di rischioso? Qualsiasi allenatore si fosse seduto sulla panchina del Napoli, sapeva che il compito sarebbe stato alto. Ripetersi non sarà semplice, ma i giocatori sanno che dovranno dare ancora di più: io non rivoluziono, vediamo se la squadra somiglia a quella dello scorso anno, se è così non cambierò tante cose. Ma metterò anche qualcosa di mio, al Lille vinsi due trofei con il 4-3-3, alla Roma feci il 4-3-3 ed arrivai due volte secondo. Poi a Marsiglia e Lione ho usato altri moduli, perchè lo dico: perchè un allenatore si adegua alla rosa, il 4-3-3 si adatta come un guanto ma poi c'è uno staff che lavora e che sa come lavora una squadra ed un singolo, quindi si deve sapere quando cambiare modulo di gioco durante una partita o dall'inizio. Voglio che i miei abbiano cultura tattica, ci sarà lavoro da fare ma il modulo di base è il 4-3-3"
Garcia: "Spero di ritrovare un Garcia con più esperienza rispetto al 2016, è un vero piacere tornare in Italia ed arrivare qui al sud a Napoli: non vedo l'ora di scoprire la città, magari metto baffi e cappello (ride, ndr). Il bello del mio mestiere è che lasci persone sul tuo cammino, e ne trovi di nuove. Darò il meglio"
De Laurentiis: "Resta Osimhen? Non l'ho detto a Garcia, l'ho detto da tempo che deve rimanere. Poi se arrivasse una offerta irrinunciabile per la salute del Napoli, vedremo e valuteremo"
Garcia: "Cosa mi spaventa dell'eredità di Spalletti e cosa mi piaceva di più? Non ho paura di niente, tranne dei problemi di salute. Già ho fatto i complimenti alla squadra, ma quello che mi interessa sono i giocatori: la vittoria del campionato deve dare fiducia, ma quando si inizierà la nuova stagione si riparte da zero. Senza sudore e sforzi di gruppo, non si arriva lontano. I giocatori devono dimenticare quello che hanno fatto, salvo che la fiducia serva per rimanere umili ed avere grandi ambizioni. Di lavoro ce ne sarà tanto, ma io ho visto una squadra fatta di singoli di qualità, che giocava bene e difendeva tutti insieme. La rosa è ampia, c'è una panchina lunga per risolvere le partite, e la cosa mi ha rassicurato. Il presidente è ambizioso, mi darà una squadra di qualità e penso che potremo continuare a divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno gol, fanno di tutto per il possesso palla e fare un gol in più dell'avversario. Datemi il tempo di conoscerli e quando si parte si parte a bomba"
De Laurentiis: "Casting allenatori? Mi avreste triturato per ogni giorno della settimana, vi siete scervellati. Per tre settimane ho organizzato la festa scudetto, abbiamo prodotto noi e poi licenziato il segnale alla RAI: è stato un generoso dare alla città, che lo meritava, non ci sembrava che la festa iniziata con Napoli-Fiorentina fosse sufficiente. Vogliamo organizzarla molto meglio negli anni prossimi, è un appuntamento che vogliamo regalare alla città. Il 5 giugno ho iniziato a pensare al nuovo allenatore, una decina di giorni: ho iniziato a vedere la mappa data in pasto a voi, e ho selezionato chi giocava con successo il 4-3-3. Molti di quelli che vedevo avevano il 4-2-3-1, il 4-4-2, il 3-4-3. Per me era fondamentale l'assetto attuale, quindi dovevo trovare un allenatore che con il 4-3-3 ha fatto strike. Nella mia verifica, aver visto Garcia due volte secondo con la Roma, e al primo anno dieci vittorie consecutive: mi sono detto che facesse al caso nostro, poi con il Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions League. Sapete quanto ci tenga, non perchè creda in un torneo al quale sono contrario, non per pensarla come Agnelli però, al quale dissi che la Superlega era sbagliata come Champions, Europa e Conference League. La UEFA ha bisogno di attestati continui per essere rieletti. Io però non posso modificare da solo ciò che si è incrostato nel sistema, ma la Champions è un parterre che mi aumenta riconoscibilità ed importanza del brand Napoli nel mondo. Abbiamo sempre giocato il ruolo dell'innovatore, avete visto lo sponsor tecnico: cerchiamo di cambiare questo calcio, ma credetemi non è così facile perchè dovremmo cambiare il cervello di troppe persone"
Garcia: "Quando inizio una competizione la gioco per vincerla, il presidente ha alzato la barra degli obiettivi sulla Champions League in cui ci sono tanti club molto ricchi. Io non è che non sogno, io sogno di vincere trofei e sono qui per questo. Dopo 33 anni vincere lo scudetto è bellissimo, ma il Napoli ogni anno deve giocare la Champions e giocarsela in Italia come è successo questa stagione"
De Laurentiis: "L'obiettivo che mi sono posto? Lo scudetto è stato un fatto iniziatico, abbiamo cercato di anticiparlo negli anni precedenti e finalmente ce l'abbiamo fatta. Spero sia l'inizio di un percorso che Napoli ed i napoletani meritano. Ora l'obiettivo è provare a ripeterci, poi il mister è arrivato in semifinale di Champions League: non voglio essere presuntuoso, ma uno se arriva in finale se la gioca, ci metterei la firma"
Garcia: "Che effetto fa e cosa penso di ottenere da De Laurentiis? Il primo regalo è essere qui a Napoli. La cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni: vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza, e fare i complimenti al presidente e alla squadra che sarà mia tra poco, per quello che hanno fatto nella stagione appena finita. Quando sono arrivato in città e ho visto tutte le bandiere e gli striscioni, mi sono reso conto che i tifosi e la città sono fieri della squadra. Il mio obiettivo è che questa cosa succeda ancora in futuro"
De Laurentiis: "Io ringrazio il direttore Bellenger per ospitarci in questo bellissimo posto, è un posto regale: sembra quasi che volessimo celebrare il risultato di quest'anno e sperare che il Napoli continui in maniera regale negli anni a venire con il nostro nuovo allenatore. Saluto il prefetto Palomba, un grande amico del Napoli, poi Antonio Parlati direttore del centro RAI di Napoli, cosa dire Rudi? Iniziamo dall'allenatore, mi vedete ormai da 18 anni"
Bellenger: "Avere Rudi Garcia, un allenatore francese, qui a Capodimonte, è un onore. Da stamattina tutti mi chiedono perchè De Laurentiis sia voluto venire qui: forse è perchè abbiamo fatto i campi di calcio per i bambini del quartiere, oppure perchè c'è un rapporto tra l'arte ed il calcio. Sono due mondi internazionali, mi sono chiesto quale fosse il quadro da associare a Rudi Garcia. Ho detto che è un artista, non un'opera d'arte: quello lo sono i calciatori. Due settimane fa l'ambasciatore di Francia ha piantato una magnolia per l'amicizia Napoli-Francia, abbiamo adesso al Louvre una mostra con le nostre opere, abbiamo scelto 70 opere per rappresentare Napoli e Capodimonte ed è un anno fortunato per noi: il Napoli che vince lo scudetto, la mostra comunica una Napoli vincente, di alta cultura, di grande talento"
Notizie Calcio Napoli - L’appuntamento per la conferenza di presentazione di Rudi Garcia è fissato per lunedì 19 giugno alle 18.00 presso il Salone delle feste del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Su CalcioNapoli24 TV sarà possibile seguire la diretta integrale della conferenza stampa di Rudi Garcia.
17.42 - Proprio adesso sono arrivati il presidente De Laurentiis e il nuovo allenatore Rudi Garcia.
17.35 - Esposto uno striscione: "Benvenuto in vetta Monsieur. Difendiamola"
17.30 - Presenti alcuni gruppi ultras, tra cui gli Ultras 72 e Fedayn.
17.20 - Ci sono già circa un centinaio di tifosi all'esterno del Museo di Capodimonte. C'è grande entusiasmo, cori da stadio.
Conferenza Garcia Napoli in diretta su CN24. Per tutto ciò che riguarda la presentazione del nuovo allenatore del Napoli in DIRETTA VIDEO su CalcioNapoli24 TV (canale 79 digitale terrestre Napoli/Caserta) e il canale Youtube CalcioNapoli24 con il nostro inviato Claudio Russo.
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