Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’Assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu. Di seguito le sue parole:
«Napoli non è Oslo, non è pienamente sicura, diciamolo chiaramente. Però stiamo migliorando sulla sicurezza. Il turista qualche tempo fa era preda dei delinquenti soprattutto quando circolava nei Quartieri Spagnoli e non solo. Oggi si sta consolidando l’idea che il turista generi reddito e quindi meriti di essere tutelato. L’attrattiva turistica sta attirando migliaia di turisti e la sicurezza si sta consolidando.
Caso Juan Jesus? È angosciante, ma non si sanno le ragioni della sua vicenda. Mi dispiace, è una situazione di sofferenza, ma perché non è andato dalle forze di polizia anziché esprimersi apertamente sui social? Le autorità avrebbero avviato subito delle attività investigative. La percezione di sicurezza dei giocatori è causata anche dall'eccessivo affetto da parte dei tifosi verso di loro. I giocatori sono campioni, a volte vengono tormentati ossessivamente dai tifosi quando sono in giro, a volte vengono violati anche della loro privacy. Napoli, così, diventa meno attrattiva per i giocatori. Gli atti criminali succedono ovunque. Il messaggio di Juan Jesus doveva essere impostato in modo diverso, non come una condanna alla nostra città facendone involontariamente un danno. Ci sono migliaia di turisti a Napoli e c’è una magistratura determinata e competente gestita da personaggi di alto livello. Non c’è nulla da aggiungere, stiamo migliorando. Napoli è lontana dai fenomeni di criminalità organizzata come quelli accaduti a Milano per i casi degli ultrà di Milan e Inter. De Laurentiis va avanti per la sua strada che esclude qualsiasi possibilità di rapporto con le curve. È quasi escluso che a Napoli può accadere quello che è accaduto a Milano, soprattutto per il profilo etico delle società».