A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Comotto, Direttore sportivo ed ex calciatore, fra le tante, di Fiorentina e Torino. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Va detto che sulla Arabia Saudita si può dire tutto, tranne che non sappiano organizzare eventi, non trova?
“Sì, assolutamente. Sono avanti e rappresentano una nuova frontiera da percorrere, soprattutto considerando le risorse economiche che possono offrire. Anche al nostro calcio, diciamolo, i soldi non fanno male. A proposito, ricordiamo che ci sono cinque milioni per chi approda in finale. L'Inter, ad esempio, ne beneficia, e vincendo potrebbe raggiungere un totale di otto milioni. Un ottimo inizio di gennaio, un ottimo incentivo economico che aggiunge valore a questa competizione. Siamo ancora in clima di feste, ma ieri c'è stata una bella partita. Inoltre, si è aperto il mercato: è stata una gran serata di calcio.”
Crede che le scelte dell'Atalanta siano state dettate da motivi tattici o dal bisogno di concentrarsi sul campionato, considerando il gennaio impegnativo che li attende?
“La mia prima impressione è che questo Scudetto lo possa perdere solo l’Inter. Ieri si è vista una differenza abissale tra le due squadre. È vero che Gasperini ha operato un turnover significativo, ma a livello di profondità della rosa e di gioco c'è ancora una grande differenza. L’Inter è una squadra collaudata, che gioca da anni con gli stessi giocatori e lo stesso modulo. Gasperini ha esasperato questo concetto per dare spazio a tutti e far rifiatare i titolari, ma la superiorità dell’Inter è evidente.”
Domani si sfideranno Fiorentina e Napoli, due squadre coinvolte nello scambio Biraghi-Spinazzola: osa ne pensa?
“Sono due giocatori scontenti. Gennaio diventa spesso il mercato degli scontenti, e questi scambi servono per riequilibrare situazioni interne. Tuttavia, un’operazione del genere non cambierebbe molto per le due squadre, sarebbe più un modo per eliminare malcontenti. Biraghi al Napoli non sposterebbe gli equilibri, non penso cambierebbe molto. Biraghi potrebbe offrire qualcosa in più a livello di cross e punizioni, ma sarebbe comunque un’alternativa ad Olivera e non un titolare fisso.”
Rimanendo in tema difensivo, si parla di Danilo in ottica Napoli. Le piace questa possibile operazione? “Danilo è un giocatore collaudato, che conosce bene il nostro campionato. Garantirebbe esperienza e solidità. Ovviamente, dipende molto dalle richieste economiche della Juventus, ma potrebbe essere un buon colpo per il Napoli.”
Domani si affronteranno due attaccanti agli antipodi: un Kean che segna con un solo pallone toccato, e un Lukaku che fatica. Che gara si aspetta?
“Gli attaccanti sono sempre imprevedibili. Kean è in un momento straordinario, mentre Lukaku deve lavorare di più per segnare. Entrambi, però, sono fondamentali per le rispettive squadre, fortemente voluti dai rispettivi allenatori, e rappresentano buone notizie per il calcio italiano perché alzano il livello. Possiamo dire che Fiorentina e Napoli hanno operato bene sul mercato, pur con strategie differenti. Entrambe hanno fatto operazioni intelligenti. Tuttavia, credo che la differenza la facciano l’ambiente e gli allenatori. Ad esempio, Conte è, a mio parere, il miglior allenatore in Italia, capace di creare motivazioni e gestire l’ambiente. Quando i giocatori trovano l’ambiente giusto, rendono al meglio.”