Andrea Castaldo, presidente del Club Napoli Lussemburgo, affida a CalcioNapoli24 il suo pensiero in merito alla sconfitta del Napoli contro la Lazio per 3-1 per la gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia:
"Sono fortemente contrariato dalla decisone di Conte di non schierare almeno un titolare per reparto (Caprile a parte che non ha sfigurato e merita spazio in queste partite) negli ottavi di Coppa Italia giocata ieri a Roma contro la Lazio senza stravolgere totalmente la squadra in campo. Risultato scontato, se ti presenti così destabilizzato contro una Lazio più equilibrata e che non ha avuto nessuna difficoltà nel qualificarsi.
Responsabilizzare ragazzi non all’altezza della causa potrebbe causare un effetto boomerang a livello mentale.
Non ci voleva la Coppa Italia per dimostrare alla società e ai tifosi in tutto il mondo che il Napoli non dispone di una rosa completa.
Lottare in campionato dimostrando di assorbire concetti Contiani come l’essere cinici, maniacali, aggressivi, compatti e sacrificarsi in ogni reparto e trovarsi al primo posto, sono valori che apprezzo tantissimo e che di certo non credevo che la squadra potesse recepire così velocemente ma che rischiano di cambiare di significato se poi non onori una competizione dalla quale vieni eliminato per il quarto anno consecutivo in maniera vergognosa, seppur voluta (è sotto gli occhi di tutti).
Sono molto deluso dall’idea di Conte e società (vedendo ADL sbadigliare in tribuna) di sminuire già dal primo anno l’unica competizione extra-campionato.
La partita è stata l’ennesima dichiarazione, come gli scorsi anni, che ci fa capire che si punta ad altro ma non ho capito a cosa se non ci candidiamo per il tricolore, vinto appena due anni fa. Ad ogni modo non è corretto e rispettoso verso i tifosi farlo in questo modo.
Se a maggio 2025 ci saremmo ritrovati con una Coppa Italia in più ed un ritorno in Champions sarebbe stata un’annata da considerare non in linea con il famoso progetto di cui sento parlare da Conte e Manna?
Mi dispiace ma non ci sto, ero in Curva Nord all’Olimpico nel 2012 quando Cavani ed Hamsik fecero esplodere il popolo partenopeo. Questi devono essere gli obiettivi di una squadra e società che progettano di vincere. Era già il momento di dimostrare ed invece siamo stati eliminati da un torneo che ormai ha perso di importanza per le società per la poca redditività ma ancora importante per il tifoso che vorrebbe vedere vincere sempre la sua squadra.
Pensiamo quindi al campionato? Tutti d’accordo ma da oggi allora dobbiamo farlo in maniera ancora più convincente perché senza la Coppa Italia l’aspettativa oggi è ancora più alta del ritorno in Champions.
Conte, benvenuto a Napoli, piazza che pretende perché dà l’anima per la maglia azzurra”.