Come di consueto il giornalista Umberto Chiariello negli studi di Canale21 commenta la prestazione del Napoli durante l'editoriale:
Il Napoli vince la quinta partita consecutiva. Questo Napoli dei Buongiorno, dei McTominay, dei Lukaku, dei Neres, è imbattuto. Nove partite giocate, nessuna sconfitta, 7 volta con la porta inviolata. Verona non appartiene a questo campionato, è lo strascico della passata stagione. Benedetti quei tre gol. Da allora una marcia trionfale.
Il Napoli era chiamato ad elevare il livello della competizione e questa sera, pronti via, ha messo in crisi un Milan cervellotico. capisco gli onfortunati e gli squalificati ma rinunciare a Leao mi sembra tanto una versione molto vicina al taffazzismo. Cose loro. Il Napoli stasera ha dominato, cotnrollato, ripartitao, chiuso da grande squadra. Questi tre punti sono una cartina tornasole. Fai la prova chimica con la cartina per vedere se c'è la reazione. Questi tre punti non sono fieno in cascina ma sono una maschera gettata ed una dichiarazione di forza al campionato. A San Siro vince da grande squadra.
Mi aspettavo la stessa partita di Torino ma col fatto che giocano Lukaku e Kvara a fare la differenza. Chi ha segnato i gol? Loro due. Quelli voluti da Conte fortissimamente. Perchè per Kvara era arrivata una offerta, invece non si muove. Lukaku già lo avevano definito un Petagna col pedigree: per favore, siete dissacranti. Lukaku ha fatto vedere che signore centravanti sia. Ha preso a sportellate i difensori del Milan ed ha segnato. Kvara ha tirato dal cilindro un tiro che ha sorpreso l'incerto Maignan.
Poi parliamoci chiaro, questo è l'anno dell'espolsione di Alex Meret, il migliore in senso assoluto. Una saracinesca: 27 anni, l'anno della maturazione. Giù il cappello davanti ad Alex Meret.
Da stasera possiamo dire che il Napoli ha presentato la domanda di pre iscrizione alla lotta Scudetto. Attenti all'Atalanta, testa ai bergamaschi: è una formazione pericolosissima. Avevo detto che delle tre partite quello che temeo di più era l'Atalanta.
Ma oggi sentire 4 mila napoletani cantare Toto Cotugno rivisitato corretto, e spegnere le luci a San Siro. Ora sentitte a me, tappatevi le orecchie e non sentite i piagnistei che, al Milan mancavano Theo e Reijnders. Che il Milan non ha giocato ad armi pari. I pianti sono dei deboli e il Napoli è forte e non ha bisogno di lacrime.