Umberto Chiariello nel suo editoriale per il Campania Sport su Canale 21: “Il Napoli aveva vinto negli anni '80 per tre volte di seguito a San Siro. Lo fece con una squadra di non grande blasone. Questo Napoli è superiore. Sbanca San Siro per due anni di seguito. Il campionato è anomale, non ha senso comune. Non si può lavorare per metà stagione con metà serie A senza obiettivi. Il Genoa capisce che può vendere i migliori, tanto non corre rischi. Il problema è che chi ha incontrato il grifone fin qui rischia di vedere le altre trovarne vantaggi. Così per l'Udinese e la Sampdoria. Sei costretto a vincerle tutte con le piccole, ma devi vincere anche gli scontri diretti. Milan-Napoli è stata fondamentale, gara dai sei punti. L'Inter ha trovato una striscia positiva, ora non si ferma più: mancava soltanto un allenatore che sapesse mettere in campo i calciatori. La Roma viaggia a mille e questa corsa a tre rende vivo il campionato con la Juventus che non può ritenersi già campione d'Italia. Campionato vivo, solo in vetta e contro chi doveva vincere per forza. Calcio stellare per 30 minuti, fatto di fraseggio, velocità: Mertens, avesse fatto il terzo gol, anche se Rocchi va fermato ormai non fa più notizia, avrebbe chiuso la gara. Da lì si è visto il secondo Napoli, quello brutto. Si poteva abbassare la linea e andare in contropiede, ma nella gestione sono venuti fuori i limiti di Tonelli e di Jorginho. Puoi è venuto fuori un Napoli 3, quello nuovo: quello del salto di qualità, capace di soffrire e portare a casa il risultato. Ha tenuto botta e ha ribattuto colpo su colpo gli avversari. Insigne? Aveva dentro il genio del Dios, lui c'è sempre nei match importanti. Un tiro da 40 metri col piede destro di Maradona. Si deve almeno conservare il secondo posto, provare a superare la Roma, ma anche vincere lo scudetto se avranno un calo quelli lì".
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