A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale:
"Ã uscito il nome: Giovanni Manna. Colui che ha scoperto Yildiz, Miretti, Fagioli, tutta la nuova generazione di calciatori juventini, uno specializzato nei giovani e scopritore di talenti. Se fosse vero, si movimenterebbe un particolare scambio: Pompilio si ricongiunge al suo mentore Giuntoli, Manna trova spazio a Napoli. Ã da un mese che vi parlo del direttore sportivo, che il nome non era uscito e che era stato individuato.
Non sono un uomo di mercato, non me ne frega dello scoop â câè chi si vende la mamma e parenti affini â ho preferito non disturbare le manovre per correttezza perché per vanità personale avrei potuto intralciare la trattativa che un mese fa non era chiusa. Ieri, da fonti esterne, mi era arrivata la notizia che la trattativa si era chiusa, non potevo esserne certo dellâinteresse su Manna. Un nome mai uscito. Tutti professoroni con Petrachi, Massara, Accardi, ovviamente il desiderio su Sartori ce lâavevamo tutti, ma sapevo che il nome non fosse ancora uscito.
Io sono una persona seria, per vanità del Napoli non vado a rischiare di tradire la fiducia di chi me lâha detto e creare problemi sulla trattativa, lo sapevamo io e un amico mio strettissimo che ho minacciato fisicamente. Lâamico si è comportato bene, oggi la notizia esce da altri pizzi, lascio ad altri il piacere di dire âlâho scoperto ioâ. State uccidendo un mestiere, giornalismo è altro, è fare analisi, critica nel senso di valutazione, storia, conoscenza, studio, comunicazione.
Per me, è più importante il Napoli dello scoop e la prova ve lâho data: potevo rifarmi una verginità dopo Cavani allâHotel Vesuvio e non me nâè fregato di niente, ma un certo punto ho sbottato quando ho letto di Pinto. Sono soddisfatto per la mia deontologia"