Carmine Esposito: "Spero Comuzzo non vada all'estero nel prossimo mercato. Chi scelgo tra Kean e Lukaku"
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carmine Esposito, allenatore ed ex calciatore dell’Empoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Da ex attaccante, chi preferisce tra Lukaku e Kean?
"Lasciamo stare la parentesi alla Juventus, penso che Kean abbia dimostrato il suo valore. A Firenze sta facendo molto bene, anche se purtroppo ha avuto un infortunio che lo ha fermato per un po’. È un giovane italiano che può far bene sia per la Fiorentina che per la Nazionale. Però, sinceramente, non vedo paragoni tra i due. Lukaku, quando sta bene, è un giocatore di un’altra categoria. Ha una potenza straordinaria. Certo, quest’anno ha affrontato molte difficoltà, ma spero che possa essere decisivo nel finale di stagione del Napoli. Kean è forse alla prima vera grande stagione da protagonista e deve ancora dimostrare qualcosa. È il primo anno che è andato via da una squadra come la Juventus, dove è difficile giocare ed affermarsi. Ha fatto bene ad andare via e ora sta facendo bene. Però, ripeto, Lukaku è di un’altra categoria. Se sta bene, è uno degli attaccanti più forti in Europa. Certo, ha avuto stagioni difficili, ma non penso si possa fare un paragone con Kean. Se poi analizziamo le caratteristiche dei due calciatori, anche le statistiche parlano chiaro: Lukaku ha fornito sette assist in stagione, mentre Kean solo due. Nell’ottica di un calcio sempre meno individuale e sempre più corale, possiamo dire che anche oggi Lukaku sia superiore a Kean. Lo vediamo dai numeri, ma anche dalle caratteristiche tecniche. Kean è un calciatore che attacca molto la profondità, ha il suo valore, però spesso si trova da solo davanti e cerca di dribblare per fare gol. Lukaku, invece, ha sempre dimostrato di essere un grande bomber ovunque sia andato e lo farà anche al Napoli. Mancano ancora delle partite importanti, e giocatori come lui devono emergere in questi momenti."
Se guardiamo invece alle difese, entrambe le squadre possono vantare un giovane che probabilmente sarà il futuro della Nazionale: da un lato Alessandro Buongiorno nel Napoli, dall’altro Pietro Comuzzo nella Fiorentina, che è molto più giovane. Secondo lei, con l’esperienza e il tempo, Comuzzo può addirittura diventare più forte e incisivo di Buongiorno?
"Buongiorno ha già dimostrato il suo valore ed è destinato a diventare un pilastro della Nazionale. Per quanto riguarda il centrale della Fiorentina, l’ho visto giocare un paio di volte dal vivo ed è davvero molto bravo. Ha tutto per diventare un difensore importante sia per il calcio italiano che per la Nazionale. Speriamo solo che non vada all’estero, perché troppo spesso i giovani talenti italiani partono senza che nessuno creda in loro. Dobbiamo fare in modo che restino qui per aiutare sia i club che la Nazionale.”