Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, parla a Cronache di Spogliatoio in una intervista anticipata sui social.
"Io e Conte ci siamo incontrati per caso una sera in un ristorante a Torino. Ci fermammo a parlare per una decina di minuti. Poi nei mesi successivi ci siamo sentiti diverse volte prima di scegliere definitivamente Napoli. Ma è stata importante anche la piazza che è così appassionata".
"Giocare al Maradona è incredibile. Adattarsi in un ambiente così è stato facile. Quando giri per la città percepisci una passione unica. Le persone ti sono amiche anche se non ti conoscono. E poi qui c’è un sola squadra: il napoletano tifa Napoli".
"La playstation aiuta a legare fra compagni anche se io Meret e Simeone giochiamo spesso ai giochi da tavola o andiamo nelle escape room… siamo old school".
"Mazzocchi? E’ bravissimo nel canto, è il mio maestro. Prima o poi ce lo ritroviamo a Sanremo".
“Tocco 68 volte a partita il pallone? Il ruolo è cambiato, il difensore è il primo da cui deve partire l’azione: con il mister stiamo lavorando su questo aspetto qui, muoversi molto per ricevere palla”
“Roma? La nostra costruzione ci ha portato a giocare sugli esterni, il mister ci chiedeva di affiancarci a Meret per ricevere palla e trovare delle linee di passaggio, perché allungando la squadra avversaria ne trovi di più”
“Lobotka gioca più avanti? Amir ed io facciamo un certo tipo di lavoro per dargli palla più avanzato, servono i movimenti di tutti i calciatori per aiutarlo a ricevere palla in una posizione più avanzata”