A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enzo Bucchioni, giornalista e scrittore. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A Napoli già impazza il toto-allenatore. Si parla di Allegri al Napoli e Conte che potrebbe andare alla Juventus. Lei come vede la situazione in casa Napoli?
“Di certo qualche fibrillazione c'è stata e non fa mai bene alla gestione di un gruppo, sicuramente delle scosse ci sono state. Il mercato di gennaio non ha aperto un solco, ma una crepa sì, soprattutto nella gestione del rapporto tra Conte e De Laurentiis. Basti vedere cosa ha significato l’addio di Kvaratskhelia: un giocatore come lui, anche se fosse rimasto controvoglia, sarebbe stato comunque importante. Non è stato sostituito, e questo è un dato di fatto. Un'assenza del genere, senza un'alternativa vera nel ruolo, sicuramente non fa piacere ad Antonio Conte. Il livello di ‘incavolatura’ del mister non lo conosciamo, ma possiamo ipotizzare che, se il Napoli dovesse chiudere bene la stagione, tutto possa cambiare. Mancano sette partite, saranno decisive per il futuro. Se il Napoli dovesse vincere lo scudetto, con l’entusiasmo e i soldi che De Laurentiis ha messo da parte, circa 150 milioni di euro, potrebbe costruire una squadra per la Champions. E questo potrebbe convincere Conte a restare. Lui si trova bene a Napoli, ha trovato un ambiente ideale, un calore che per un allenatore come lui conta molto. Non tutti gli allenatori hanno bisogno di queste spinte emozionali, ma Conte sì. Quindi molto dipenderà dal finale di stagione e dal piano che gli verrà presentato. Se sul tavolo gli vengono messi 150-200 milioni per il mercato, con una squadra già conosciuta e un progetto chiaro, Conte potrebbe davvero restare. Ma non credo abbia ancora deciso: aspetta gli eventi."
La Fiorentina può davvero puntare a vincere la Conference League? E poi, su Kean: crede che il Napoli possa inserirsi su di lui?
"In questo momento, guardando anche a livello europeo, ci sono pochi giocatori così determinanti come Kean. È un giocatore che può vincere le partite da solo, ha uno strapotere fisico incredibile. Qualsiasi difensore lo abbia affrontato ha faticato: bisogna raddoppiarlo, e a volte nemmeno basta. Dentro ha quella rabbia positiva di chi vuole recuperare il tempo perduto. È stato il primo classe 2000 a esordire in Serie A a 16 anni, tutti dicevano che sarebbe diventato un campione. Non lo è ancora, ma ora sta diventando ciò che si sperava. La Fiorentina gli ha dato le chiavi della squadra e lui ha risposto alla grande. Credo che lui non abbia ancora deciso se restare o no. La clausola da 52 milioni è relativamente bassa per quello che ha fatto vedere. In un mercato dove per un David qualsiasi si spendono 50 milioni, Kean è un affare. Il suo entourage non ha ancora preso una decisione definitiva, questo lo so per certo. La tentazione di restare nella sua 'comfort zone' è forte, perché a Firenze ha trovato un equilibrio raro. E poi, è uno che non si infortuna mai, dà sempre continuità."
Il Napoli è una squadra matura per approfittare di un eventuale passo falso dell’Inter? Sabato, ad esempio, l’Inter ha pareggiato con il Parma, ma il Napoli non ne ha approfittato.
"Secondo me, il punto che il Napoli ha preso a Bologna è stato importantissimo. Il Bologna gioca un calcio bellissimo, è la squadra più in forma del campionato. Poteva succedere che l’Inter facesse i suoi tre punti e il Napoli perdesse, invece è rimasto in scia. E questo cambia tutto: da qui in avanti si apre un nuovo orizzonte. L’Inter ha tre partite difficili: Lazio, Roma e Bologna. Il Napoli, invece, affronta squadre di livello inferiore, molte delle quali non hanno più nulla da chiedere al campionato. Se si guarda il calendario, il Napoli ha un cammino più agevole e può preparare al meglio ogni partita, visto che non ha impegni europei. Ci sono giocatori che stanno recuperando, anche se con il Bologna non si è vista una grande prestazione. Ma con alcuni elementi chiave in condizione, tutto può cambiare. La mancanza improvvisa di Meret non ha pesato, ma giocatori come Buongiorno o McTominay devono ritrovare la forma della prima parte della stagione. Però quel punto preso è stato fondamentale anche a livello psicologico."
Anguissa è squalificato. Secondo lei, per sostituirlo Conte dovrebbe puntare su Billing o Gilmour?
"Io sarei più propenso per il doppio play, dunque metterei Gilmour. È una soluzione che Conte ha già utilizzato e che ha dato buoni risultati nelle ultime settimane. Poi c’è da dire che l’Empoli, prossima avversaria del Napoli, è in una condizione molto difficile. Mancano tanti giocatori, mentalmente sembrano già mollare, e anche il presidente Corsi lo ha lasciato intendere. Quindi, a prescindere dalla scelta tra Billing o Gilmour, credo che il Napoli non avrà grandi problemi. Entrambe le soluzioni possono funzionare bene."