Bordata Chiariello: "Preferisco Simeone che dà tutto a quel fenomeno che gioca da solo..."

Le Interviste  
Bordata Chiariello: Preferisco Simeone che dà tutto a quel fenomeno che gioca da solo...

Il commento di Umberto Chiariello sul Napoli

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiarielloâ€, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno. Di seguito le parole di Umberto Chiariello:

«Sono stufo del calciomercato. Sto contando le ore e i minuti affinché questo mercato finalmente si chiuda. Dall’Olanda è arrivata una voce di un interessamento del Napoli per Noa Lang, giocatore del PSV valutato 25 milioni. Mi chiedo: È gradito a Conte? Non c’è più l’all-in su Garnacho? E quelli che dicevano che il Napoli stava facendo un clamoroso scambio Raspadori-Lookman e conguaglio? E davvero il Napoli è su Comuzzo per acquistarlo?

Secondo voi il Napoli spenderà in pochi giorni così tanto a gennaio? Ci sembra eccessivo, ma se il Napoli dovesse spendere così tanto vuol dire che si sta anticipando il lavoro per la prossima stagione.

Tutto questo può disturbare l’umore della squadra. È il momento decisivo del campionato e non capisco come si possa mantenere aperto un calciomercato così al lungo da inficiare un intero campionato.

Nella quarta giornata di ritorno il Napoli affronterà a Roma di Claudio Ranieri che è in risalita mentre il Milan si frappone fra noi e l’Inter nel derby che vede i nerazzurri favoritissimi ma è pur sempre un derby e quest’anno ben due volte i rossoneri hanno sovvertito il pronostico (difficile che accada anche una terza volta, ma anche un pareggio sarebbe oro colato). Dopo, il Napoli incontrerà l’Udinese che è un avversario ostico ma sicuramente alla portata, perciò, credo che il Napoli possa vincere. Mentre l’Inter affronterà due volte la Fiorentina, prima nel recupero di Firenze e poi in casa: non è agevole battere due volte lo stesso avversario, che è pure di buon livello, Lazio docet per quanto ci riguarda.

L’Inter deve giocare stasera in Champions, il derby domenica, deve affrontare due volte la Fiorentina e avrà la sfida contro la Juventus a Torino (4 partite in 12 giorni) mentre il Napoli dovrà affrontare una sola avversaria a settimana.

La nobilitade delle due battistrada si parrà la domenica in cui ci saranno Juventus-Inter e Lazio-Napoli (i biancocelesti rischiano di diventare la bestia nera degli azzurri), una delle sole due squadre che il Napoli non ha ancora battuto (l’altra è appunto l’Inter). Thiago Motta si gioca la sua credibilità contro i nerazzurri poiché, qualora l’Inter dovesse vincere a Torino contro la Juventus, il tecnico bianconero non avrà poi giorni sereni. All’andata la partita poteva finire 6 a 2 e finì 4-4. Penso che la sfida contro la Juventus possa essere un ostacolo importante se non il più importante (scontro diretto a parte) per l’Inter.

Quindi il 16 febbraio probabilmente, e seppur di poco, una tra Inter e Napoli si sarà staccata dall’altra. Gli ostacoli dei nerazzurri mi sembrano più rilevanti di quelli del Napoli.

Infatti, se il Napoli fa almeno quattro punti contro le squadre romane, il 16 febbraio c’è la possibilità di guardare con un paio di punti di vantaggio i nerazzurri in classifica oppure potrebbero essere perlomeno alla pari. Io non credo che l’Inter possa fare bottino pieno nelle prossime 4 partite.

Riprendendo l’esclamazione di Giampiero Galeazzi che diceva: “Non c’è luce tra le due imbarcazioniâ€, il Napoli potrebbe essere quell’ equipaggio che mette la prua davanti ma non siamo ancora alla volata finale, siamo ancora a ? del percorso.

Considerando che il vento delle ultime sette giornate dovrebbe favorire il Napoli, arrivare davanti all’Inter per la fine di marzo significherebbe ipotecare la vittoria di un titolo che sarebbe miracoloso, un miracolo vero specie se guardiamo alla storia, magistra vitae. Nessun club dell’Altra Italia ha mai vinto dagli anni ’60 in poi due titoli in tre anni. Neanche il Napoli di Maradona, l’unico a ripetersi, ma in 4 anni.

Mister Aurelio, che ha subito i tradimenti dei suoi collaboratori principali (Giuntoli e Spalletti) e l’ubriacatura da scudetto l’anno scorso, non era di questo avviso. Ha puntato sull'unico allenatore possibile che ci avrebbe potuto far invertire la rotta (come avevo abbondantemente predetto, fatemi per una volta auto-complimentarmi) e così è stato. Non so quali siano le capacità taumaturgiche del leccese ma sapevo che solo lui sarebbe stato capace di fare quello che ha già fatto alla Juventus, al Chelsea e all’Inter.

Quando non si vince chiami Antonio Conte e magicamente tutto funziona. Non sappiamo come ma solo che ci riesce. Non siamo i favoriti per la vittoria dello scudetto ma se dovesse succedere sarebbe qualcosa di miracoloso. Lo ripeterò fino a stancarmi e stancarvi.

Molti di quelli che inneggiano oggi al Napoli di Conte sono gli stessi che pensavano che il Napoli non si salvasse dopo Verona. Lo snodo è adesso e la squadra è concentrata. Tutti in campo stanno dando l’anima. Il mercato sta diventando un elemento di disturbo.

A volte i tradimenti come quello di Kvara (che tale è sportivamente parlando) servono a compattare di più l’ambiente, perciò me ne frego di sapere quale fenomeno debba arrivare a Napoli, semmai dovesse arrivare, ovviamente sperando che arrivi (nessuno rinuncia a ottimi calciatori, basta che lo voglia Conte e si allinei ai diktat di Conte). Io mi affido a tutti coloro che vengono chiamati in campo e sanno di essere riserve e lo fanno con disciplina e abnegazione. Sono la vera ricchezza che Conte ha creato in questo Napoli dove c’è una squadra fortissima con delle alternative che danno l’anima anche se non sono eccezionali dal punto di vista tecnico. Preferisco Simeone che si butta con la testa a terra per contendere un pallone all’avversario che un fenomeno che gioca per se stesso e non vede l’ora di andarsene».

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