Notizie Napoli calcio. Claudio Bandoni, ex portiere del Napoli che fu protagonista della promozione in A degli azzurri nel 1965, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno ricordando diversi aneddoti.
Per festeggiare i suoi 80 anni, in un tour su due ruote partito da Verona, Claudio Bandoni a Napoli c’è tornato in bicicletta e ricorda quella stagione in azzurro:
"Una squadra impostata per la promozione in serie A – ricorda Bandoni - anche se dovemmo aspettare l’ultima giornata per riuscirci. Avevamo l’obbligo di vincere a Parma, contro l’ultima in classifica, e ci riuscimmo davanti a diecimila tifosi napoletani in visibilio. 3-1, con doppietta di Canè e un gol di Bean. Non vi dico a Napoli, la Galleria Umberto era stracolma. E quando il giorno dopo arrivammo in treno, alla stazione centrale fu un delirio. Qualcosa di incredibile. Ma non ci fu bisogno di queste dimostrazioni di amore, di grande passione verso la squadra, per farmi innamorare di Napoli, la città mi aveva conquistato subito".
In tre stagioni al Napoli io ho sempre giocato – rammenta Bandoni – mai un’assenza. Dopo il boom del terzo posto ci aspettavamo tutti una stagione da scudetto, purtroppo le cose non andarono benissimo, ci furono problemi a livello societario. Ci dovemmo accontentare del quarto posto».
E poi, per Bandoni ecco il colpo di scena dettato dal mercato. Il Napoli di Gioacchino Lauro acquista dal Mantova l’astro nascente Dino Zoff, portiere destinato a diventare una leggenda del calcio italiano. «Fu il giorno più brutto della mia carriera quando seppi che dovevo passare al Mantova, io a Napoli ci stavo davvero bene, avevo tanti amici tra i giocatori, come Nardin o Panzanato, ma anche tra la gente comune. Ma i giochi ormai erano fatti, allora non si poteva rifiutare il trasferimento. E a Mantova non trovai la continuità avuta in tre anni a Napoli, alternandomi in porta con Girardi. Una piccola vendetta però riuscii a prendermela al San Paolo, nel dicembre del 1967: parai un rigore ad Altafini e la partita finì 0-0. Quel Napoli poi conquistò il secondo posto alle spalle del Milan. A proposito, con Altafini ogni tanto mi sento ancora per telefono».