Il giornalista Carlo Alvino è intervenuto alla trasmissione CalcioNapoli24Live, soffermandosi sulla classe arbitrale e sugli orari delle partite:
"Il problema della classe arbitrale è sotto gli occhi di tutti che non ci sia volontà di affrontarlo. E risolverlo anche questo è sotto gli occhi di tutti. Io mi auguro che il nuovo presidente dell'Aia che mi pare dalle prime dichiarazioni molto preso dal problema, quindi volenteroso, mi piacerebbe che ci fosse un prosieguo dalle dichiarazioni ai fatti. Perché per il bene del calcio c'è bisogno di una classe arbitrale forte proprio per alimentare la passione per il calcio. Se abbiamo arbitri scarsi diventiamo una serie A ancora più scarsa, ancora più povera non vendibile all'estero perché poco credibile. Quindi una serie A non vendibile significa una serie A povera economicamente parlando.
Se invece una classe arbitrale molto preparata diventa di supporto ad un campionato più bello, più godibile dove gli errori vanno a diminuire, ci divertiamo tutti di più. Facciamo meno polemiche e la serie A diventa più credibile e quindi più vendibile. Se si vende la serie A entrano più quattrini ne beneficia tutto il movimento. Quindi è questo il discorso da fare senza faziosità. Bisognerebbe svestirsi tutti dei panni del tifoso perché poi ognuno di noi è tifoso, non esiste con iun terzo senza una squadra per la quale fa il tifo, anche chi finge di essere al di sopra delle parti tifa. Lo stesso arbitro di fama, poi con il corso degli anni non è più tifoso, ma è simpatizzante di quella squadra".
Domenica il Napoli a Venezia alle 12.30? Nella speranza che sia l'ultima partita alle 12.30: mi pare ci sia un accanimento col Napoli sempre alle 12.30 in questo orario anti calcio. A proposito quand'è che l'Inter giocherà alle 12.30? Avete notizie? Non vedremo l'Inter alle 12.30? Ma guarda un po', una casualità".