Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Repubblica. Ecco alcuni estratti:
Ma se lei fosse andato a Madrid…
«Non potevo, perché avevo dato la mia parola al presidente della Juventus. Ho telefonato a Florentino Perez per ringraziarlo ed è finita lì». Allegri aveva dichiarato ieri di aver rifiutato l'offerta del Real.
Conosce quella storia che nella vita è meglio avere rimorsi che rimpianti?
«Rimpianti? Ho sempre scelto senza. Prima del Real mi aveva cercato pure il Chelsea e anche stavolta sono convinto di avere fatto bene. Poi si vedrà».
Dopo la finale persa a Cardiff era stato più vicino a mollare?
«Sì, ci pensai, mi chiesi se non fosse dipeso anche da me e se non sarebbe stato meglio cercare altre strade. Serve lucidità in quei momenti, e penso di averla avuta».
Con o senza Higuain?
«Spero non gli sia passata la voglia di Juve, lo scopriremo dopo il mondiale, altrimenti si prenderà un altro centravanti, e Mandzukic tornerà in ogni caso in quel ruolo. Il primo obiettivo resta lo scudetto: sarebbe l’ottavo di fila, il mio quinto, pazzesco. Lo pensa anche il presidente».
Ancelotti al Napoli è uno stimolo in più?
«Assolutamente sì. Mi incuriosisce Carletto, così diverso da Sarri. Ma anche Napoli è un contesto molto diverso da quello in cui lui ha sempre lavorato, vedremo. Contro di loro a Torino ho sbagliato formazione, ho fatto il ragioniere giocando per il pareggio e non ci sono abituato. Ma sapevo che dopo averci battuti avrebbero fallito almeno un colpo».
Le altre sembrano lontanissime.
«Non credo. La Roma sarà da scudetto: contro il Barcellona, Di Francesco ha capito che si può vincere mettendo solo in campo gli undici migliori. Anche l’Inter è in crescita, l’attore farà bene».
La stagione si chiude con gli insulti degli under 15 della Juve ai napoletani: è mai possibile?
«A vederla da fuori è una cosa brutta, in primo luogo perché indossavano la maglia bianconera. Prima di fargli vedere come si gioca a calcio, bisognerebbe insegnargli l’educazione e il rispetto. Quelli che hanno sbagliato seguiranno un percorso formativo, e comunque mettiamoci in testa che a 15 anni si possono fare cazzate ma i social peggiorano tutto, sono una bomba a orologeria sempre in tasca». Il riferimento è al video dei calciatori dell'Under-15 della Juventus che cantano cori denigratori nei confronti dei napoletani.