Nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Aniello Aliberti, ex presidente della Salernitana. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da Stile TV:
"Credo che Inter e Napoli se la giocheranno fino alla fine e poi più che dell’Atalanta, mi preoccuperei della Juventus. L’Atalanta gioca un buon calcio, ma tra le due sinceramente la Juve mi preoccupa di più. Il calo fisiologico ci sta, in un campionato ci sono dei momenti di calo legati alla preparazione e questo Conte lo sa bene, non c’è nulla di preoccupante, ma è importante essere ad una sola lunghezza dalla capolista. Sabato il Napoli ha reagito, ha segnato e questo è un grande segnale: la prestazione è stata ottima, al pari del risultato, Conte sa ammaestrare tutta la troupe.
Palladino è un ragazzo molto serio, da noi venne in prestito dalla Juventus. Raffaele Palladino è un professionista attento e già da calciatore aveva delle caratteristiche di serietà, da allenatore sta rispecchiando la sua serietà che aveva da giocatore. E’ un emergente valido, mi piace molto al pari di Thiago Motta e Italiano. Sono allenatori che fanno giocare a calcio le squadre che allenano e per questo le loro squadre sono temibili. Palladino poi ha alle spalle una società fortissima quale è la Fiorentina che investe tanto sui giovani e per questo la arricchisce. Il Napoli ha una grande pecca: manca di un grande centro sportivo e arruolare i giocatori della Campania e del Sud in generale significherebbe tantissimo.
Quando torno in gioco? Purtroppo con Delio Rossi ho subito un grande dramma! E lo dico perché quel modulo con cui faceva giocare la squadra, lo migliorò talmente tanto che disputò un campionato eccellente. Si scendeva in campo attaccando tutti, indipendentemente dal blasone dell'avversario. Poi è chiaro che incappavi talvolta anche in un’imbarcata, ma quella era la mentalità e il gioco era bellissimo. Quel modulo oggi è difficile da fare perché oggi i calciatori prima di scendere in campo si fanno il trucco, il parrucco, si mettono il cerchietto, preoccupandosi troppo della propria immagine.
Iervolino? La cosa dannosa è vedere questo povero imprenditore che è stato messo in mezzo! In 3 anni e mezzo ha bruciato una fortuna, questo è mortificante! E’ stato circondato, è stato consigliato male. Lui è una bravissima persona, ma nel calcio si trasforma tutto. L’errore che ha fatto è non mettere in azienda un uomo esperto di calcio e quindi ha preso legnate da tutti".