A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Angelo Gregucci, allenatore dell’Alessandria: "Noi abbiamo avuto la fortuna ed il merito di disputare grandi prestazioni, ma la differenza la fa la lettura lucida delle partite. Partiamo dal principio, a Palermo abbiamo sfruttato una buona opportunità andando in gol, poi la squadra di casa finisce in dieci e noi andiamo in raddoppio avendo la capacità di gestire bene la gara. Il segnale che arriva dalla coppa Italia è di stampo britannico.
Credo che la formula sia sbagliata perché le squadre di Serie A rifiutavano ad agosto di affrontare le piccole perché erano in quel periodo più in forma per cui si è arrivati a giocare nel mese di dicembre. Non c’è grande differenza tra la squadra di media divisioni e quelle di serie B. In serie A invece solo la Juventus ha qualcosa in più delle altre, in campionato tutti possono andare a giocarsela perché non ci sono più grandi individualità .
A Roma è complicato fare calcio, si passa dall’esaltazione alla depressione non dando la possibilità ai giovani di crescere in maniera graduale per cui non ci sono equilibri, c’è poca programmazione e non c’è più un grande senso di appartenenza, a Roma e in Serie A in generale.
Hamsik sta benissimo, è tornato protagonista in un progetto che lo soddisfa. Si deve valutare il momento complessivo del Napoli a prescindere da Hamsik che ha già dimostrato fedeltà alla maglia, sarà necessario dare lungimiranza al calcio azzurro che è tra i più moderni nell’attuale panorama e Sarri è un maestro".