Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stato il protagonista del nuovo episodio di Goal Economy, con Marco Bellinazzo, ai microfoni di RadioTV Serie A.
"L'interazione tra le attività affidate ad un commissario, peraltro, nell'ipotesi di una proposta di norma che prevede il subcommissariamento con i sindaci. Non vogliamo intervenire a piedi uniti in realtà che sono territoriali ma vogliamo fornire strumenti e procedure semplificate e accelerate che puntino all'obiettivo dell'equa competizione che passa anche attraverso lo sviluppo di infrastrutture che mettano tutti nelle stesse condizioni, poi la differenza la fanno i giocatori in campo. E comunque anche l'intraprendenza dei club, la determinazione con la quale si perseguono gli obiettivi infrastrutturali. Il calcio in Italia è determinato dal campionato, le coppe e il mercato, salvo rare eccezioni. Il tema infrastrutturale viene affrontato ma di fronte all'alibi della burocrazia ci si arrende, perché se la domenica si perde durante la settimana non si parla dello stadio. Lo capisco per certi versi, ma noi abbiamo fatto un salto di qualità . Da un lato il commissario, il decreto sport che mi auguro possa essere presentato a breve contiene anche la configurazione della struttura commissariale, con tutto ciò che ne consegue in termini di poteri che non prevaricano ma usano le migliori pratiche commissariali per accelerare il processo. Questo per rispondere ad una esigenza che è quella del 2032, che è anticipata al 2026 per la definizione dei cinque stadi italiani, l'UEFA ha stabilito queste tempistiche. Aprile-maggio 2027 per l'apertura dei vari cantieri, il tempo non è molto. à una competizione, ognuno deve dimostrare di volere veramente procedere.
Si andrà oltre le cinque città , il principale motivo per quanto mi riguarda è di sistema, di miglioramento del capitale infrastrutturale. Tutte le esperienze passate mi hanno consentito non solo di maturare delle convinzioni, ma anche di diventare un po' refrattario agli annunci, e adesso si tratta di procedere.
Sono convinto che attraverso le strutture commissariali, utilizzando anche la volontà dei club e delle amministrazioni che in alcuni casi sono andate avanti e con il portafoglio di opportunità finanziarie attuali noi potremo aprire a cavallo della fine di quest'anno e del prossimo altri due cantieri oltre a quello di Firenze che è un cantiere parziale. Bologna e Cagliari sono altri due progetti pronti, come Empoli e Parma. Cominciamo a vedere una progettualità che si allarga, che non è solo uno splendido esempio come successo a Torino, Udine e Bergamo. Sul portafoglio finanziario stiamo configurando con il MEF una serie di prodotti che vanno dal fondo equity, al fondo immobiliare, alle garanzie combinate tra credito sportivo SACE, al contributo in conto interessi, altro fondo speciale affidato al credito sportivo, ad una negoziazione sul mercato europeo di provvista finanziaria a condizioni agevolate fino a procedure semplificate che andranno dentro la struttura commissariale anche per l'eventuale alienazione del bene".