Felipe Melo, centrocampista dell'Inter ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.
Quante possibilità ha l’Inter a Napoli?
"Una è seconda e l’altra è prima".
Altra frase ricorrente: al San Paolo sarà sfida fra chi gioca bene a calcio e chi no.
"Se vinciamo è tanta roba, perché in pochi riescono a vincere a Napoli. Se pareggiamo dipende, e anche se perdiamo bisogna vedere come... Una cosa è certa: noi facciamo il nostro lavoro, bene e senza paura. E l’autostima non ce la intacca nessuno, comunque vada"
Higuain si ferma come Balotelli? Bisogna 'menare'?
"Ecco, anche su quella frase è stato fatto un romanzo. Melo istiga alla violenza, Melo qui e là, come quando si fece male un giocatore del Chievo che mi venne addosso o Pazzini, situazione nella quale scivolai addirittura prima... Quella frase sul “menare” l’ho detta sorridendo. L’ho detta perché Balotelli è un giocatore differente da tutti. Come Higuain. E bisogna dedicargli molta attenzione. Ecco il senso".
Considerando anche Allan e Jorginho dall’altra parte, banalizziamo: è un Argentina-Brasile.
"Una situazione già vinta. Era il 6 settembre 2009, Argentina-Brasile 1-3. Facevo coppia con Gilberto Silva in mezzo al campo, fu una serata indimenticabile. Sconfiggemmo il più forte giocatore del mondo, Lionel Messi. E in campo c’era il mio idolo, Veron".
Come dire: sconfitto Messi a casa sua, la paura di Higuain si riduce un po’...
"Paura di nessuno, sempre. Ma non c’è solo Higuain o un altro o Hamsik: c’è il Napoli. Bisogna stare attenti al Napoli. Punto".