Emanuele Giaccherini, 33 anni, ex azzurro e Juventus, Napoli, Bologna, Sunderland, Cesena, 136 partite e 22 gol in A, sta contribuendo ad avvicinare il Chievo a una salvezza maledettamente complicata. Una salvezza, Giaccherini, ch’è un po’ più lì dopo il 2-1 sul Bologna al Dall’Ara, rimonta iniziata da quel suo calco di uno dei capolavori di Totti: Castro scodella e lei incrocia al volo di sinistro... Ed è proprio Giaccherini a raccontare il suo incontro con Totti: "L'ho conosciuto quest’inverno, in vacanza alle Maldive, eravamo nello stesso villaggio. Io gli ho chiesto come si trovava nella nuova vita da manager, lui m’ha domandato se andavo via dal Napoli e quando gli ho detto della trattativa col Chievo mi ha dato un consiglio: “Se hai la possibilità vacci, al Chievo, e divertiti”. Aveva ragione...». Queste le sue dichiarazioni in un'intervista rilasciata al Corriere di Verona.
«Premesso che la vittoria vale di più, e non è una frase fatta, devo dire che sinceramente sì, è stato un gol bellissimo. Ho deciso di calciare quando ho visto che Castro mi metteva quella palla. Sentivo che poteva andare anche perché col corpo ero messo nella posizione giusta per coordinarmi. È stata una cosa istintiva. E c’è stata pure della fortuna: magari prendi la palla un centimetro più sopra o più sotto e la mandi in curva».
Da lì il suo graffione e quello d’Inglese... «Altro gran gol, Roby. Gli parlo spesso, cerco di fargli capire quanto è forte, perché lui ancora non lo sa e secondo me il passo avanti è prenderne coscienza. Andrà al Napoli, a fine stagione, e, davvero, può fare bene anche lì».
Scenario: il Chievo si salva... Giaccherini rimane? «Dobbiamo solo mettere nero su bianco. Io ho la parola del presidente, lui ha la mia. Qui sto bene io e sta bene la mia famiglia: spero di finire la carriera al Chievo».