Cambiare numero ci sta ed è anche lecito aspettarselo da un giocatore in cerca di nuove motivazioni, ma cambiare nome, scegliendo per di più una sigla col quale identificarsi, non è da tutti. Anzi, a pensarci bene è proprio da Pablo Armero,l’estroso calciatore colombiano fattosi conoscere col tempo non solo per la sua generosità spesso condita da imprecisioni tecniche in campo, ma anche per qualche eccesso di troppo, sia in automobile e sia tra le mura domestiche, con una condanna per violenza familiare rimediata lo scorso fine maggio a Miami. Chissà, ma forse è anche per tutti questi motivi che il trentenne di San Andrés de Tumaco ha deciso di dare una svolta scegliendo di cambiare identità, almeno sul campo. A partire dall’amichevole di questa sera col Middlesbrough, il mancino si presenterà infatti con la scritta A. MI.NIA sulle spalle, e sarà questa sigla puntata a prendere il posto del nome con cui si è fatto conoscere. È questa la novità più rilevante inerente l’attribuzione ufficiale dei numeri di maglia per la prossima stagione, postata ieri dall’Udinese sul proprio sito. Armero avrà sempre la 17, che non evoca proprio una fortuna smodata, ma si identificherà dunque con la nuova sigla, che è il soprannome col quale viene chiamato dai compagni di nazionale. La A sta per Armero, la “MI” per mio e “NIA” sta per bambino. «Il tutto però si traduce in un semplice amico», ha spiegato ieri a chi chiedeva delucidazioni in merito.