Un'opportunità che potrebbe non ripresentarsi, una di quelle che possono cambiare la carriera di un calciatore. Luigi Sepe può, se ne è convinto, restare a Napoli e fare il reale secondo portiere. Per reale s'intende un giocatore che è parte integrante del progetto, proprio come ha ribadito lui qualche mese fa. "Restare sì, ma se non posso giocare neanche quando Reina ha la febbre allora no..."
Ragionamento che non fa una piega, se a questo succedesse un comportamento che vuole convincere tecnico e tifosi, allora il tutto sarebbe ben motivato. Ma a che pro rilasciare certe dichiarazioni se poi in allenamento non si dà il 100%? Dopo un inizio convincente il portiere ex Fiorentina non si sta distinguendo nelle sedute sul comunale di Carciato e il preparatore dei portieri Alessandro Nista lo ha notato... Sepe appare lento nell'andare giù con pesantezza nelle gambe e a volte è sembrato anche un pizzico svogliato. Dagli spalti di Dimaro in pochi hanno notato che il preparatore dei portieri nei giorni scorsi si è letteralmente imbufalito con il giocatore. Motivo? Durante un esercizio con la sparapalloni il portiere battezzava palloni fuori o li considerava irraggiungibili senza neanche abbozzare la parata. Questo, ha fatto andare su tutte le furie Nista che gli ha gridato "Ma almeno provaci!". E come dargli torto... Un peccato, perchè il giovane portiere di Torre del Greco potrebbe essere ad occhi chiusi il vice Reina ideale. E' l'esempio di progetto tecnico e imprenditoriale che il Napoli dovrebbe sposare in pieno. Ma se poi contro l'Anaune, nella prima apparizione stagionale, è Rafal a partire titolare, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va. Sepe a Napoli perfettamente integrato sarebbe un gran colpo di mercato. Perchè è la soluzione in casa, perchè è cresciuto nelle giovanili azzurre, perchè da un punto di vista tecnico potrebbe garantire comunque affidabilità.
L'infortunio di Reina di questi giorni è un'ulteriore conferma del fatto che quest'anno le possibilità per Sepe ci saranno. Non sarà una comparsa: gare di campionato prima o dopo la Champions, coppa Italia e (con gli scongiuri del caso) titolare qualora Reina dovesse avere qualche problema. L'iper-ottimismo si trasforma spesso in utopia, ciò vuol dire che augurarsi una stagione di Reina completamente integro significa chiudere gli occhi di fronte ad un possibile problema. Meglio tutelarsi. Ciò detto, c'è bisogno della volontà di tutte le parti (società, tecnico e calciatore) nel voler intraprendere questo percorso. Gigi puoi essere il secondo, non una comparsa, non lasciarti scappare questa occasione!