La Gazzetta dello Sport spiega così l'esclusione di Jorginho dai 23 convocati da Conte per l'Europeo: "Non è la miglior Italia di sempre, ma poche erano composte da giocatori «multiruolo» come quella che andrà in Francia. Non avendo Ronaldo e Pogba tra i convocabili — nessuno si illude d’aver lasciato a casa fenomeni — sono altre le armi alle quali ricorrere. Tra le quali un atteggiamento tattico rigoroso (che consenta sistemi intercambiabili, anche a partita in corso) e l’adattabilità degli interpreti a più ruoli. Per cui i convocati sono 23 ma possono sembrare quasi il doppio. Nel calcio totale di oggi si può colmare così il gap tecnico. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui Conte ha sorpreso con una scelta inattesa: Sturaro dentro, Jorginho out. Scelta in teoria discutibile perché i due play, De Rossi e Thiago Motta, più esperti e forti fisicamente, hanno dinamismo limitato. E soprattutto incarnano l’identikit dei giocatori border line, quanto a «infortunabilità», di cui ha parlato Conte. Jorginho avrebbe cucito geometrie e recuperato palloni in mezzo, pur se la tendenza a una manovra orizzontale, con passaggi corti, poco s’adatta a una Nazionale che deve sfruttare la profondità veloce, in ripartenza, per colpire difese il meno schierate possibile. Sturaro, tecnicamente meno ricco, è mezzala vecchi tempi: adatto al centrocampo a tre, ad un sistema col doppio centrale (come Parolo) e schierabile pure sulla fascia in una mediana a quattro"