Benedetti procuratori. Una figura che in primavera sarà “eliminata” anche in Italia, ma che condiziona gli ambienti calcistici. Basta qualche parola e si scatenano i patemi dei tifosi. Prima l’agente di Higuaìn, suo fratello, e poi quello di Mertens, che non è parente ma che pure ha espresso un concetto simile. «La Champions è necessaria», in poche parole. Senza la massima competizione europea non è detto che Gonzalo resti (il messaggio è questo, celato dietro il consueto “si vedrà”), mentre Mertens tramite il suo procuratore ha espresso il disappunto per lo scarso impiego. Come anticipato dal Roma mesi fa, già il procuratore del belga è andato a “tozzoliare” Bigon subito dopo il rinnovo di Insigne per lamentarsi dello scarso utilizzo dell’attaccante e per chiedere lumi su un adeguamento dell’ingaggio come segnale di fiducia da parte della società. Ora la diatriba sembra più o meno ufficialmente aperta, ed ecco che il Napoli potrebbe perdere qualcuno dei suoi attaccanti. E senza Champions il rischio aumenterebbe in modo esponenziale. Sarà vero o no, dal Napoli arrivano segnali di come la società si stia guardando intorno per il futuro. Ieri a Milano c’è stato un incontro tra il procuratore di André-Pierre Gignac e il capo degli osservatori del club azzurro Maurizio Micheli. Solo una chiacchierata, in cui si è parlato anche di Ghoulam, e niente di più. Lo staff di agenti del bomber francese è in parte lo stesso di quello dell'esterno azzurro. Si è parlato proprio di Faouzi e su come sta andando, ma si è fatto anche un colloquio esplorativo sulla situazione dell’attaccante del Marsiglia, che sta disputando un’ottima stagione con 12 gol all’attivo e il secondo posto in classifica cannonieri dietro Lacazette del Lione. Gignac si libererà il 30 giugno a parametro zero e può essere un gustoso affare, ma non solo per gli azzurri. Anche l’Inter qualche giorno fa ha parlato col procuratore di Gignac. Il francese piace al Napoli da tempo, e l’idea è sicuramente presente nelle menti di Bigon e Micheli. Le paturnie di Higuaìn e Mertens non c’entrano nulla, sia chiaro, ma è meglio cautelarsi e avere un piano per agire, soprattutto se dovesse partire Callejon, e magari Zapata che il Torino prenderebbe per fare uno scambio con Darmian. Non si può escludere che Gignac possa fare l'alternativa proprio a Gonzalo. E parlando di giovani punte c’è un pallino che invece è vecchio. Riccardo Bigon lo sonda quasi ad ogni sessione di mercato. Mattia Destro piace a lui e al presidente De Laurentiis. Attaccante che rientra in pieno nei parametri del Napoli e che è anche italiano. Arriverebbe senza pretese di essere titolare e sarebbe italiano. Non male come vice Higuaìn ma anche come elemento sul quale puntare. Un attaccante che non costa una follia, e che se dovesse rimanere a Roma fino alla prossima estate sarà sicuramente destinato alla partenza, soprattutto con Garcia ancora in panchina. Se Destro non sarà ceduto adesso il Napoli potrebbe farci un pensiero per l'estate, anche in questo caso superando la concorrenza di Inter e Milan ed esprimendo la maggiore convinzione nel volerlo prendere. Solo un’idea stuzzicante, un’ipotesi suggestiva, ma nell’attacco che già sta cambiando, l’idea di vedere Insigne, Gabbiadini e Destro non sarebbe male: per un Napoli diverso, dal volto italiano e finalmente all’insegna dei giovani di talento. Con buona pace di chi si mette sul piatto i “mal di pancia” che fanno preoccupare i tifosi.