"Non voglio e non posso credere che per motivi pubblicitari siano stati rimossi i santini dalla scala che dagli spogliatoi del San Paolo porta al terreno di gioco. Leggo con rammarico che alcuni giornalisti e addetti ai lavori fanno una clamorosa confusione tra fede e scaramanzia. Noi non sappiamo chi abbia deciso per la rimozione delle immagini di S. Pio, San Gennaro e della Madonna di Pompei, ma chiediamo al Presidente l'immediato ripristino delle immagini a noi care. I quadri e i santini sono solo riferimenti tangibili di un sentimento profondo, ecco perchè rifiuto l'idea che qualcuno possa azzardare semplificazioni assurde etichettando come folclore un sincero ed imprescindibile bisogno di fede". Firmato Pietro Nina, storico tifoso del Napoli nonchè cotitolare del locale 'Kobe' di Pompei insieme ai fratelli Cannavaro, che poi svela un singolare aneddoto. "Il Napoli era in B quando io, Gennaro (Iezzo), Gianluca (Grava) ed Emanuele (Calaiò), facemmo un voto alla Madonna di Pompei cui siamo molto devoti: in caso di promozione in A avremmo raggiunto in bici la Basilica mariana. E così fu. Partimmo insieme alle 4 del mattino da Via Marina. Ad attenderci per la celebrazione della Santa Messa c'era Padre Salvatore con il quale poi andammo a regalare doni ai tanti orfanelli del Bartolo Longo. Il giorno successivo, poi, portammo allo Stadio il quadro della Madonna del Rosario , benedetto dal Vescovo, per posizionarlo dove era fino a qualche settimana fa. L'anno successivo, alla prima di A, io e i miei amici calciatori fummo i primi a baciare i quadri e le immagini sacre. Da allora tante gioie, soddisfazioni e crescita costante. Ora, invece, da quando sono stati rimossi, solo delusioni, pali, traverse, gol annullati, errori, sviste arbitrali e carenza di bel gioco. Perchè tutto questo, Presidente? Perchè togliere spazio ai nostri sentimenti? La fede è un dono bellissimo e noi l'avevamo conciliato con la passione che nutriano verso la nostra mitica squadra del cuore. Quelle immagini appartengono a noi tifosi e i baci, le preghiere dei calciatori non sono altro che quelli di noi tifosi. Presidenti e calciatori passano, i tifosi ci saranno sempre".
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