di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24
Fischietti made in Norvegia - Gioco del Calcio 3-0. In questa immaginaria partita iniziata nel 2009 e terminata, per ora (si spera), ieri sera allo stadio San Paolo di Napoli, a vincere senza alcun ritegno sono stati solo ed unicamente i direttori di gara scandinavi, autori di clamorosi errori che hanno pesato gravemente in partite importantissime di Champions ed Europa League. In principio fu Tom Henning Ovrebo, ora è toccato anche a Svein Oddvar Moen, e a farne le spese purtroppo sono stati il Napoli e i giocatori di Benitez che si sono visti scippare la vittoria contro il Dnipro nella semifinale d’andata di Europa League, a poco meno di quarto d’ora dalla fine della gara. Il gol convalidato a Seleznyov da parte del guardalinee Haglund era infatti da annullare, visto il fuorigioco plateale di oltre un metro di Bezus e dello stesso Seleznyov. Per questo pesano ancor di più gli errori sottoporta di Higuain e Callejon, che più di una volta si sono fatti ipnotizzare da Boyko che ha tenuto a galla i suoi grazie ad interventi straordinari.
Come detto però, non è la prima volta che un arbitro norvegese commette una topica simile che ha condizionato gravemente l’esito di una gara. La mente torna immediatamente ai due casi che hanno visto protagonista l’arbitro Ovrebo. In occasione di Chelsea-Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League nel 2009, il norvegese non fischiò due calci di rigore plateali e clamorosi a Drogba, con i blaugrana che passarono poi il turno giungendo in finale grazie ad un gol nei minuti finali di Andres Iniesta. Altro errore, altra eliminazione ingiusta ai danni della Fiorentina, questa volta nel 2010. I viola si giocano l’accesso ai quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, vincitore per 2-1 all’andata all’Allianz Arena grazie ad un gol in fuorigioco di oltre 2 metri di Miro Klose convalidato da Ovrebo. Al ritorno questa rete fu decisiva per il passaggio del turno dei bavaresi. In entrambi i casi, chi fu sfavorito dal norvegese Ovrebo non passò il turno.
Facendo tutti gli scongiuri del caso alla luce di questi dati oggettivi alla portata di tutti, figuriamoci se non alla portata del designatore degli arbitri dell’Uefa, Pierluigi Collina, ci chiediamo come sia possibile spedire a dirigere una gara così importante, in un torneo così importante, ad un arbitro proveniente da un campionato di livello bassissimo, la cui nuova stagione tra l’altro è cominciata solo poche settimane fa. Speriamo dunque che l’appello di De Laurentiis non cada nel vuoto, e che per la sfida di ritorno sia designato un arbitro all’altezza.