Tifoso del Napoli, presente allo stadio Diego Armando Maradona durante la festa Scudetto, invitato dal Presidente Aurelio De Laurentiis, Rosario Miraggio è artista partenopeo che sente l'azzurro nel cuore. CalcioNapoli24 l'ha raggiunto, in esclusiva, in una delle sue date del tour estivo, e queste sono le sue dichiarazioni:
"L'incontro con Mario Merola mi segnò dentro. Era il papà di tutti, un artista carismatico: la sua mano sulla spalla era una benedizione. E' stato proprio così, un altro evento che mi ha segnato dentro. Perchè mi fermai? Decisi di fermarmi, ad un certo punto, per il cambio di voce. Un logopedista mi consigliò di farlo, sforzarmi avrebbe portato danni irreparabili. Potevo soltanto parlare. Mio padre partì per l'America, mi disse che al ritorno si sarebbe dedicato a me, ma non è più tornato. Feci una promessa a mio padre, volevo che il suo sogno si realizzasse e così mi sono dedicato alla musica.
Scudetto? La cosa che più ricordo è quando mi sono esibito nello stadio Maradona, un qualcosa che sognavo da bambino. Sembrava un sogno impossibile che ho realizzato. C'erano migliaia di tifosi del Napoli, nella mia città: un qualcosa di indescrivibile. Alla vittoria dello scudetto mi stavo esibendo, fermai il concerto per festeggiare. Lo scudetto lo avevamo già vinto, già a gennaio, il Napoli era troppo più foret delle altre. Non ricordo i primi scudetti di Maradona, questo per me è stato il primo. Vittoria strameritata, ma quello che mi è piaciuto di più è stato il Napoli di Sarri.
Spalletti? A Napoli aveva i calciatori giusti, nell'Italia non li ha. Ha bisogno di lavorare ma se confrontiamo i nostri calciatori con Francia, Spagna e Germania, siamo inferiori un po' a tutti.
Scudetto, cosa ricordi di quei momenti? Ho alzato gli occhi, cantavo 'Ti amo e ti penso' lo stadio era gremito. Non potevo volere di più.
'Famme sta cu tte' come 'Sarò con te', un legame? Sono simili le frasi, Famme sta cu tte è una bella frase da dedicare anche alla squadra del Napoli, cosa che dovrebbero fare anche tutti i calciatori: Napoli ha dato tanto a calciatori sconosciuti diventati grandi. Se lo dicesse Kvara non sarebbe male...
Nuovo Napoli? Conte è una garanzia, faremo bene sicuramente. Giusta la scelta di Conte che rivoluzionerà il gioco e le gerarchie. Sono fiducioso. Poi mancano le coppe e può essere un aspetto positivo da non sottovalutare.
Osimhen? Sono anni che pensavo a Lukaku, è l'attaccante giusto. L'avrei preso già lo scorso anno.
Buongiorno? Che si veda dal mattino il 'Buongiorno'...
Io giocavo a calcio, facevo il difensore: il mio prototipo era Fabio Cannavaro. Ho giocato con la Florentia Viola, il calcio è sempre stata la mia passione.
La prima volta al Maradona? Era il San Paolo, ero piccolissimo ma giocammo contro la Roma".
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