Dal lungomare di Natal in Brasile fino a quello di Napoli, passando prima per la Svizzera e Parma. Poi un giro vorticoso tra Spagna, Italia, Ucraina e Stati Uniti, collezionando oltre 500 presenze in 20 anni di carriera. Stiamo parlando dell'ex azzurro Francelino Matuzalem, ospite del giorno di CalcioNapoli24.it, attualmente in forza nel Monterosi in Serie D, club con il quale si è rimesso in gioco a 36 anni dopo aver lasciato la Serie A esattamente un anno fa. In veste di doppio ex in vista della sfida di domani tra Bologna e Napoli, la nostra redazione lo ha intervistato in esclusiva per approfondire il passato di Matuzalem nella città partenopea e non solo. Ecco un estratto della sua intervista:
Come arrivasti a Napoli nel 1999?
"Giocavo nel Vitoria di Bahia. Il Direttore Sportivo del Napoli di quei tempi era Filippo Fusco, fu lui a portarmi a Napoli. Lo considero come un fratello maggiore ed è stato vicino a me in tutti questi anni. Tutto nasce da lui, mi vede giocare in Brasile e in nazionale Under 17 e Under 20 e poi mi acquistò".
Il ricordo che più ti lega a Napoli? Non solo calcisticamente parlando, Ti piaceva vivere Napoli...
"Ci sarebbero tante cose belle da dire. Napoli aveva una magia diversa dalle altre città, è una città davvero diversa dalle altre. I napoletani erano affettuosi, infatti dicono che assomigliano molto ai brasiliani. Mi porto nel cuore tutto di quell'esperienza, mi ha fatto crescere tanto. Torno spesso a Napoli, ma al San Paolo da spettatore ancora non ci sono tornato, mi piacerebbe farlo a breve. Ricordo la prima partita giocata in Serie A, era contro la Juventus. C'erano 80.000 persone a vederci, non guardavo sugli spalti per evitare di farmi tremare le gambe".