di Alessandro Marrazzo
Si avvicina l'importante match d'Europa League che vedrà il Napoli impegnato con il Villareal nella gara di ritorno tra le mura amiche del San Paolo. Un match che varrà il passaggio del turno: il Napoli partirà in svantaggio a causa della sconfitta rimediata in terra spagnola. Servirà la massima concentrazione e, soprattutto, il calore dei tifosi. A tal proposito, la nostra redazione ha contattato in esclusiva l'ex calciatore del Villareal, Marcos Senna. Un calciatore che ha segnato la storia del club spagnolo collezionando 288 presenze e 25 gol. Ecco quanto ci ha riferito:
Cosa prevedi per la partita di domani, soprattutto dal punto di vista tattico? "Sarà un Napoli arrembante perchè dovrà fare la partita e cercare il gol a tutti i costi, quindi sono convinto che cercheranno in tutti i modi di attaccare sin dall'inizio. Il Villareal dovrà cercare di essere equilibrato e soprattutto di ripartire per andare in gol. Sono ottimista, spero che possiamo fare una grande partita per passare il turno".
Qual è il tuo ruolo nella società? "Mi occupo di relazioni istituzionali e qualsiasi cosa che riguarda le partite e vari eventi che riguardano il club. Sono sempre con la squadra, la seguo ovunque".
Hai ricevuto informazione sul Napoli e su come affrontare una squadra del genere? "Sì, è molto facile avere informazioni sul Napoli perchè sta facendo bene e il suo lavoro non sta passando inosservato. E' al secondo posto, ha tanti campioni ed è difficile affrontarlo anche se si hanno a disposizione molte informazioni. Li affronteremo in uno stadio molto caldo, dobbiamo essere preparati sia fisicament che psicologicamente. Dobbiamo fare la partita perfetta ed è quello che cercheremo di fare domani perchè teniamo molto a passare il turno".
Hai giocato in questo stadio anche tu, quali sono le impressioni che porti con te? "Ho avuto il privilegio di giocare al San Paolo e so benissimo cosa ci aspetta. La tifoseria spinge molto i propri giocatori, è uno stadio che rispetta molto la sua città. E' uno stadio vivo, c'è tanta vita anche fuori lo stadio. E' stato un onore per me giocare in questo stadio, perchè rappresenta il modo in cui si vive il calcio in Italia. Sono contento di ritornarci".