di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24
Dopo il gennaio d'oro appena trascorso 3 partite giocate e 2 gol realizzati, sono passati esattamente 2 mesi dall'ultima volta in cui l'abbiamo visto in campo. Purtroppo i problemi fisici hanno nuovamente bloccato Lorenzo Tonelli, ai box dalla gara del 21 gennaio scorso contro il Milan, costretto a saltare le ultime 9 gare più le 2 in Champions League contro il Real Madrid per cui non era stato nemmeno inserito in lista Uefa. Nel frattempo però, l'ex Empoli ha avuto una grandissima gioia extra calcistica, visto che da circa 3 settimane lui e la sua compagna Claudia sono diventati genitori del piccolo Matia, nato proprio qui a Napoli. Per fare il punto sulla situazione legata al difensore azzurro, la nostra redazione ha contattato in esclusiva il padre di Lorenzo, Pietro Tonelli. Ecco le sue parole:
Sono 2 mesi che Lorenzo non viene più convocato da Sarri e si allena in disparte a Castelvolturno. Qual è il suo problema fisico?
"Quello che so io è che ha la pubalgia. Da un punto di vista medico fare la diagnosi di pubalgia è banale e fuorviante, non significa assolutamente niente. Significa avere un dolore al pube, il problema è capire quale sia la causa. So che ha fatto una risonanza. Ma non è che si riesce a fare una diagnosi precisa, di infiammazione di qualche legamento o qualche tendine. Ha sentito dolore lì, quello è stato il campanello d'allarme, motivo per il quale uno in allenamento non riesce a fare tante cose e si allena in disparte. Già nella gara col Milan (del 21 gennaio ndr.) penso che avesse qualche problemino, lo vedevo in campo che non era al 100% e da lì poi gli hanno diagnosticato la pubalgia".
Ha dovuto saltare anche l'ultima trasferta nella "sua" Empoli, l'ha sentito di recente?
"L'ho sentito qualche giorno fa e mi ha detto che sta meglio, quello che sta facendo sta dando i suoi risultati quindi. Purtroppo non esiste una cura specifica per la pubalgia, non esiste che uno si prende una medicina e si guarisce. Lì è tutta una questione di fare tanta fisioterapia e terapie specifiche, premesso che non sono ortopedico e ovviamente non me ne intendo. Sicuramente al di là della pubalgia sta bene, sono convinto che riuscirà a rimettersi. Ha voglia di tornare in campo e di giocare. A gennaio quando ha giocato è stato un po' come una stella cadente, ha dato una luce splendente e bellissima, ma per poco tempo".
In tutto questo è arrivata la bella notizia della nascita di suo nipote, Matia. Come la sta vivendo Lorenzo?
"Sì, proprio per questo tra la paternità sua e la maternità della sua compagna, non gli sto rompendo più molto le scatole (ride ndr.) Lo sento una volta ogni 10 giorni, più che altro mi manda qualche messaggino per dirmi che Matia cresce. La sua nascita mi ha riempito il cuore, sono riuscito a vederlo il giorno in cui è nato. Lorenzo mi chiamò la sera, smontavo da lavoro e sono salito subito sul treno per Napoli. Il giorno dopo alle 7 del mattino è nato Matia, l'ho conosciuto e gli ho dato un bacio affettuoso. Per me e per tutta la famiglia è stato una gioia immensa".
Questo lega ancor di più Lorenzo alla città di Napoli...
"Ma certamente, lui si trova benissimo qui. L'ambiente, lo spogliatoio, i tifosi, sono tutti uniti. Questa cosa è importantissima e da non sottovalutare. Si trova molto bene con i suoi compagni, poi la nascita di suo figlio gli farà stringere sicuramente un legame ancor maggiore con questa città".
Quindi possiamo dire che resterà anche l'anno prossimo in azzurro...
"L'obiettivo che gli ho dato io è quello di giocare il Mondiale con l'Italia, quindi la prossima stagione sarà importantissima. Come ho già detto, fosse per lui resterebbe al Napoli, ripeto, è legatissimo alla città e a tutto. Per ora l'obiettivo prossimo è tornare in campo quanto prima, magari per la fine del campionato sperando di arrivare in finale di Coppa Italia".
Come ha visto l'Empoli nella sfida di ieri?
"Purtroppo non l'ho vista la partita, ma dispiace per la situazione di classifica dell'Empoli. Credo che alla fine si salveranno, le ultime 3 andranno in Serie B quasi certamente. Con l'Empoli ho un bel rapporto emotivo, hanno preso Loreno che aveva 10 anni, rimarrà sempre nei nostri cuori. Sapere che quasi certamente si salveranno, mi fa piacere".
RIPRODUZIONE RISERVATA