ESCLUSIVA - Simplicio: "Ora la vita da procuratore, a giorni sarò a Napoli per conoscere il club! L'azzurro un rimpianto, che amicizia con Cavani. Zamparini, Pjanic e Higuain..."

di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia

16 anni di carriera, la metà in Italia. Una vita sulla trequarti e non solo, col vizio del goal tra Parma, Palermo e Roma. Fábio Simplício, ex trequartista che ha di recente appeso le scarpette al chiodo, è l'ospite di turno della redazione di CalcioNapoli24.it in vista del big match di sabato pomeriggio e non solo: 

Fabio Simplicio si è ritirato davvero o potrebbe esserci una sorpresa in Brasile? 

"No, ho deciso di smettere definitivamente. Ora sto lavorando per entrare nel mondo degli agenti Fifa. Ho già iniziato a muovermi in tal senso, sto lavorando con alcuni elementi del settore per muovere i primi passi. In campo ho già dato". 

Allora ti aspettiamo presto in Italia... 

"Sono appena all'inizio, per ora sono in contatto con altri agenti cercando di accumulare un po' di esperienza. Ma presto starò facendo qualcosa di importante in Italia, sì".

Quando giocavi ha fatto male agli azzurri in due occasioni importanti: Roma-Napoli 2-2 e Napoli-Roma 1-3

"Sono stati due goal importanti, sì. Ho spesso avuto fortuna nel segnare contro il Napoli, sia a Palermo che a Roma. Questi con la maglia giallorossa sono stati due momenti particolari. Nel primo caso non stavo giocando con molta continuità, subentrai e pareggiai. Dopo provammo anche a vincerla data la spinta che diedi, ma non andammo oltre il 2-2. Al San Paolo, invece, iniziai dal primo minuto e facemmo una partita eccellente. Chiusi il risultato con un tiro da fuori area, ricordo ancora molto bene". 

Perché Roma e Napoli ancora non hanno vinto lo scudetto? 

"La Juventus riesce a ottenere questi successi per la propria grandezza, riesce a portare ogni anno giocatori importanti in rosa. Roma e Napoli anche hanno grandi giocatori, ma mancano profili di assoluto spessore che possano far realmente la differenza. Dzeko è ottimo per esempio, ma ancora non è sufficiente. Il Napoli anche ha preso Milik, ma sta mancando qualcosa in difesa. La Juventus ha invece una linea difensiva fortissima, con giocatori che giocano da anni insieme e questo è inevitabilmente un vantaggio". 

Entrambe le piazze si sono sentite tradite da Pjanic e Higuain... 

"Capisco la passione dei tifosi, ma anche loro devono comprendere le situazioni dei giocatori. Serve comprensione, perché la carriera di un giocatore è breve. Pjanic e Higuain non hanno fatto una scelta sbagliata, hanno optato per una squadra abituata a vincere ed è giusto così. Sono due grandissimi giocatori che meritano dove stanno, nella vita passano dei treni che non possono non essere presi. A un giocatore poi sempre dispiace quando si creano situazioni come queste, ma si sa che il calcio è così: tutto nasce dalla passione". 

Quindi sta seguendo bene il calcio italiano...

"Sì, lo seguo abbastanza. L'altro ieri, per esempio, ho visto la sconfitta della Roma con la Lazio e devo dire che i biancocelesti sono stati superiori. Sto seguendo anche la situazione complicata del mio Palermo, con l'addio di Zamparini. Sono triste, ho giocato in questa squadra che ha una storia importante e sono amareggiato. Ora bisogna dare il massimo per cercare di evitare la Serie B". 

A proposito di Zamparini, che conseguenze porterà il suo addio a Palermo? 

"Questa cambio magari può essere buono, chissà, ma solo il tempo lo dirà. Dovremo vedere chi arriverà e che investimenti verranno fatti, servirà tempo per capire. Ma io ricordo le origini di questo Palermo, fu costruita davvero una grande squadra e ci divertimmo raggiungendo traguardi importanti. Zamparini è un presidente atipico e con un carattere particolare, ma ha dato tanto a questi colori. Io posso solo ringraziarlo per avermi fatto vestire la maglia del Palermo, ho ancora un buon rapporto con lui e l'anno scorso parlammo per il trasferimento di Bruno Henrique in Sicilia". 

A Palermo hai giocato anche con Cavani, ti aspettavi un tale exploit? 

"Sono stato quello più vicino a lui quando arrivò a Palermo, tant'è che l'amicizia c'è tuttora ed è grande. Abbiamo condiviso tanti momenti insieme, pranzavamo e cenavamo insieme. Non ho mai avuto dubbi sul suo pontenziale. In molti dicevano che non avrebbe fatto strada nel calcio europeo, ma io invece sapevo quale sarebbe stato il suo percorso. Era un giocatore differente, lavorava tantissimo e ad altissimi livelli. Lui arrivò in Italia con l'obiettivo di diventare quel che è oggi, tutto ciò che ha ottenuto è strameritato. Ho sempre creduto nelle sue qualità, presto lotterà concretamente per il pallone d'oro". 

Sei mai stato vicino al Napoli? 

"No, nulla di concreto. Mi sarebbe piaciuto molto però, parliamo di un club dalla grande storia dove ha giocato tra gli altri Maradona e Careca. La squadra dove davvero potevo giocare è l'Inter. Prima di andare la Roma, ci fu un sondaggio nerazzurro e quasi ci fu il trasferimento: sono stato davvero vicino. Si parlò anche del Milan poiché giocai insieme a Kakà in Brasile, effettivamente anche in questo caso ci fu un sondaggio. Ma niente di serio per altre squadre". 

Stai seguendo il calcio italiano, quindi sei aggiornato sulle recenti polemiche... 

"Sì, sono al corrente. Certe cose sulla Juventus si dicono da tempo, è sempre stata vista con occhi diversi. Ma in campo non gli si può dir nulla, ci sono grandissimi giocatori poiché la società fa puntualmente acquisti importantissimi. Vincere in casa della Juventus è sempre stato difficile, ma se devo essere sincero non ho mai avvertito un certo peso a favore della Juventus".

L'agente Fabio Simplicio porterà un giocatore a Napoli quando?

"Spero al più presto. Sto programmando un viaggio in Italia, tra una o due settimane. Voglio presentarmi ai club e ai dirigenti con queste nuove vesti, spero di fare qualcosa di bello con qualche club in Italia. Verrò a conoscere anche il Napoli, per la città non c'è bisogno poiché l'ho già vissuta grazie al mio testimone di nozze e all'ex giocatore Babú che ancora vive lì. Napoli è un posto meraviglioso, è la città italiana più brasiliana di tutte. Peccato non averci giocato, ma sono sempre stato ben accolto quando ci sono passato". 

Conosce bene i brasiliani del Napoli? 

"Conoscevo già Rafael poiché ha giocato al Santos, in Brasile. Non conoscevo Allan e Jorginho, ma ho avuto modo di farlo in secondo momento e sono entrambi giocatori importanti. Stanno facendo una grande stagione, spero che possano rimanere a lungo in azzurro facendo la storia del club". 

Intanto Claudio Ranieri, tuo allenatore alla Roma, è stato esonerato... 

"Il calcio vive di risultati, a prescindere dal passato. Nonostante quanto fatto di positivo in precedenza, c'è sempre una richiesta per il futuro. E' un allenatore che non resterà fermo per molto tempo, vedrete, anche perché ha già dimostrato di essere un grandissimo tecnico. Ho un'ammirazione enorme per lui, solo parlarne mi emoziona e sono felice di farlo perché è davvero un grande. Mi ha dato tempo per adattarmi a Roma e mi ha inserito al momento giusto. Ho lavorato tanto e bene con lui, ricompensò i miei sforzi all'epoca. Sono felice di aver lavorato con uno dei migliori in assoluto, dispiace per l'esonero ma presto lo rivedremo su una panchina di livello importante". 

In chiusura: pronostico su Roma-Napoli e sulla corsa ai primi tre posti

"Lo scenario per il podio ormai è chiaro, sarà diviso tra Juve, Roma e Napoli. Poi chi avrà la meglio in assoluto è tutto da vedere. La Juventus parte in vantaggio, ma il calcio è imprevedibile. Non possiamo dare nulla per scontato fino alla fine. Per quanto riguarda la partita di sabato, vedo la Roma leggermente in vantaggio per il fattore caso. Tra le due formazioni ci sono state spesso tanti goal, prevedo spettacolo". 

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