di Ciro Novellino
Ha vestito in carriera diverse maglie importanti. Dal Chievo al Torino, passando per la Sampdoria e la Fiorentina. Con i clivensi ha sentito il profumo della ribalta, debuttando anche in Europa League e Champions League. Franco Semioli è stato raggiunto, in esclusiva, dai microfoni di CalcioNapoli24:
Dal campo alla panchina, è cominciata una nuova avventura per te...
“E' cominciata una nuova avventura. Sono partito molto bene ed è importante. Una cosa che mi piace e mi stuzzicava da tempo. E' arrivata in u momento giusto e sono contento”.
Guardiamo al tuo passato, il Chievo Verona dei record. Su quella squadra si è detto tutto o quasi: c'è qualcosa che ancora non tutti conoscono?
“Si è detto tutto. E' una società solida che cura nei minimi dettagli il tutto. La forza di questa sorpresa Chievo è proprio la società. Prende sempre giocatori che sembrano finiti ma che riesce a mettere nuovamente in mostra. E' un'isola felice”.
La stagione 2006-2007 è quella degli esordi: Champions e Europa League, queste sono emozioni uniche...
“Sono le emozioni uniche di un calciatore. Quando giochi a calcio, cerchi di raggiungere traguardi importanti. Ho avuto la fortuna di giocare in Europa League e in Champions, ma anche in Nazionale. Sono soddisfatto di quello che ho fatto e non rimpiango niente”.
Quel Chievo di Gigi Del Neri, questo Chievo al terzo posto con Maran: quali similitudini?
“E' un Chievo diverso. Mi ricordo in quegli anni calciatori importanti come Barzagli, Amauri, Santana, Marchegiani: di un certo spessore. In questi due anni sta facendo bene e non va sottovalutata. Una squadra tignosa che non va sottovalutata, va presa con le pinze”.
Sotto con il Napoli, domani una sfida d'alta quota
“Una sfida importante per il Napoli che dovrà di avere pazienza per sbloccarla. Sarà dura ma gli azzurri hanno le carte in regola per portare a casa i 3 punti. Squadra organizzata e calciatori in grado di fare la differenza”.
Cellejon l'instancabile, Sarri non lo sostituisce: sembra essere, per importanza, il nuovo Higuain
“Ruoli diversi, ma è un calciatore fondamentale. Tutti vorrebbero averlo: sa abbianare quantità e qualità in maniera spropositata. Non si risparmia mai ed un giocatore che dà sempre il massimo. Sarri, che non è l'ultimo arrivato, sa come gestirlo. Sa fare la differenza e serve tanto al Napoli”.
Quale il ricordo più emozionante di una sfida con il Napoli...
“Quando giocavo nella Sampdoria, ultima gara di campionato. Avevamo bisogno dei tre punti e vincemmo 1-0 in casa. E' stata una forte emozione. Quando si parla di Napoli, si pensa sempre allo stadio San Paolo, ai tifosi e alle emozioni che sanno dare”.
Ma quella fu la gara che entrò nel mirino del calcioscommesse...
“Si, ma in quel periodo si parlava di calcioscommesse in tutte le gare. Fu una partita tirata, Quagliarella ebbe diverse occasioni. Gli stimoli fanno la differenza, ma fu partita vera!”
Diverse volte accostato al Napoli, quanto ti sarebbe piaciuto visto che hai visteto anche altre maglie importanti?
“Mi sarebbe piaciuto molto. Non capisco come sia possibile rifiutare una piazza come Napoli. E' un insulto al calcio. Il calcio è a Napoli e ammiro calciatori come Hamsik, Callejon, Mertens e Reina che tengono molto alla maglia azzurra. Giocare davanti a quei tifosi, poi, penso che sia impagabile”.
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