Tre mesi azzurri per spazzare via un anno di dubbi verdeoro. Non sulle sue qualità, sulle quali ci sono davvero pochi dubbi, ma sulla tenuta psicofisica del giocatore dopo la spiacevole vicenda in Brasile. Leandro Henrique do Nascimento, invece, ha risposto alla grande: condizione fisica recuperata in appena un mese, impatto grandioso con sei reti e tre assist e grande protagonista del Napoli Primavera. Per fare un bilancio su questo nuovo 2017 del fantasista brasiliano, la redazione di CalcioNapoli24.it ha raggiunto in esclusiva il suo procuratore João Santos.
Il primo trimetre partenopeo è stato superato con ampi voti, subito protagonista con la Primavera
"Sì, da quando è arrivato a gennaio è stato inserito in prima squadra e ha da subito avvertito la fiducia di tutti. Allenamenti in prima squadra con Maurizio Sarri in settimana e partite con la Primavera nel weekend, tutto come programmato. E' tranquillo e felice per questa nuova esperienza, vive con suo zio che era il suo allenatore da giovane e che gli dà tanta tranquillità. Era ovviamente felice per la convocazione in prima squadra, il mister l'ha visto tutta la settimana e l'ha ritenuto pronto per prendere parte alla partita con la Lazio".
Che posto ha scelto per vivere?
"Lontano dal centro, vive vicino a Castel Volturno così da non essere troppo lontano dal centro sportivo".
Con la lingua italiana invece, a che punto stiamo?
"Molto bene, in tre mesi è già a un buon punto. Ha studiato sin dal primo giorno con un'insegnante e sta imparando molto velocemente poiché è intelligente, già parla e capisce tutto quel che il mister dice in allenamento".
Ora manca il napoletano, allora...
"(ride, ndr) Piano piano, prima l'italiano e poi lavoreremo anche in tal senso".
Come ha saputo invece della primissima convocazione?
"Direttamente prima dell'allenamento, il suo nome era nella lista. Però parla molto con Sarri, mister e staff lo tengono molto in considerazione".
Il mister lo ritiene già da prima squadra per l'anno prossimo?
"Questo non lo so, ma quel che posso dire è che il nostro progetto è essere a Dimaro con la prima squadra. E' questo l'obiettivo del ragazzo e sta lavorando duramente, spera di convincere il mister nel portarlo in ritiro. Non so se il club deciderà di prendere un nuovo giocatore per far rifiatare Callejon o puntare subito su Leandrinho, quel che è certo è che il mio assistito ha quattro anni di contratto e che farà di tutto per dimostrare di essere all'altezza della situazione".
Prima punta o esterno, qual è il ruolo preferito di Leandrinho?
"In Brasile, tra club e nazionale, ha giocato principalmente come punta centrale e poi come esterno destro. In italia, invece, lo vedo più sulla fascia e poi come punta centrale".
Possibile un prestito in Serie B in estate per accumulare esperienza e continuità?
"Andare via un anno altrove non è un'abitudine nella cultura brasiliana, in Italia invece sì. Vedremo, ma non si è accennato nulla in tal senso con la società. Per ora sfrutta la grande occasione di potersi allenare con la prima squadra".
Nello spogliatoio come si trova?
"Essendo brasiliano ha un carattere solare, è amico di tutti nello spogliatoio. Ovviamente di più con i connazionali, ma si trova benissimo con tutti".
Intanto Napoli gli ricorda il suo Brasile, non è vero?
"Questo è stato importante, sì. La città di Napoli è molto molto simile alle città brasiliane e anche per questo si è adattato molto velocemente, questo aspetto lo aiuta molto".
Le ricorda qualche giocatore brasiliano in particolare?
"Difficile da dire, anche perché parleremmo di epoche diverse. Ma non ho dubbi che dimostrerà tutto il suo valore in azzurro".
Il Real Madrid ha battuto il Napoli in Champions, ma il club azzurro si è imposto sulla società spagnola per Leandrinho...
"Sì, c'era anche il Real Madrid sulle sue tracce. Dopo il campionato Sudamericano in Paraguay dove Leandrinho in 9 partite ha fatto 8 gol, con la Seleção alla fine campione, sono diventate tante le squadre interessate. Il progetto Napoli è stato quello che più ha fatto sentire Leandrinho e sua la famiglia importante, è proprio in questo torneo che è nata la scintilla col club partenopeo. Se ora gioca in azzurro e non al Real Madrid o al Manchester City che anche era tra i club interessati, è perché il Napoli ha mostrato subito un concreto interesse con anche un'offerta ufficiale. Il direttore sportivo Giuntoli parlò direttamente col giocatore, si è sentito speciale col Napoli rispetto alle altre società".
In Italia c'erano altre interessate?
"A tutti interessa un giovane che segna otto gol in nove partite nel torneo giovanile sudamericano di grande prestigio, non so ufficialmente chi lo seguiva ma di sicuro ogni club di Serie A ha dei dati sul torneo Sudamericano".
Subito prontissimo, anche fisicamente, nonostante un anno di stop in Brasile...
"Si è comunque allenato ogni giorno in quel periodo, in modo serio e professionale. Se sta in questa grande condizione fisica, è anche grazie al lavoro precedente".
Occhio alla pizza e alla mozzarella però, deve mangiarne poca
"Macché, bisogna mangiare tanta mozzarella per poter lavorare con Sarri! Lavorano in un modo incredibile ragazzi, davvero. Sta imparando molto dal mister e credo che abbia anche capito l'intelligenza del ragazzo. Non è facile inserirsi nel paese più tattico del mondo e Leandro lo sta facendo molto velocemente, non starà passando inosservato...".
In conclusione: presto lo vedremo in coppia con Neymar nel Brasile?
"Credo che avrà un futuro brillante, in primis con la maglia del Napoli e poi con la nazionale brasiliana. Prima però deve fare bene con l'under 20, l'esame dell'under 17 l'ha già superato".
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