ESCLUSIVA - Diawara, il primo allenatore: "Ha doti non comuni, è un fenomeno! Vi racconto quando era demoralizzato, poteva andare alla Juve per 700 mila euro..."

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ESCLUSIVA - Diawara, il primo allenatore: Ha doti non comuni, è un fenomeno! Vi racconto quando era demoralizzato, poteva andare alla Juve per 700 mila euro...

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di Ciro Novellino

Amadou Diawara è un nuovo calciatore del Napoli, si attende solo il comunicato ufficiale dopo le visite mediche della giornata di ieri. Il centrocampista è stato lanciato a San Marino dall’esperto tecnico toscano Fabrizio Tazzioli. La redazione di CalcioNapoli24 l'ha raggiunto in esclusiva e queste sono le sue dichiarazioni con subito un aneddoto: “Era metà gennaio, Amadou era demoralizzato, depresso al massimo e con capo chino. Lontano dalla famiglia e senza rimborso spese, era una scommessa per tutti. Mi avvicinai a lui e gli spiegai che in quel momento gli girava tutto male, ma che il suo futuro sarebbe stato azzurro... come il cielo e invece è arrivato come Napoli. Da quel momento partì la sua carriera con il tesseramento nell'ultimo giorno di mercato. Dopo 3 partite c'erano già la Juventus e la Roma corse a vederlo. Quando arrivai a San Marino, Diawara era in attesa di tesseramento e non potevo mandarlo in campo. Si allenava con grande intensità ma rimase tale per diversi mesi. Il primo giorno di allenamento rimasi impressionato e pensai subito che questo ragazzo fosse fortissimo per come giocava con naturalezza e forza fisica. Un fenomeno che sicuramente aveva doti non comuni ai ragazzi di 17 anni che giocavano in Lega Pro. Ho sempre pensato di farlo giocare titolare, ma non scendeva in campo da oltre un anno proprio per via del tesseramento. Aveva una disponibilità in allenamento e un livello di ritmo impressionante e si capiva che era già pronto per giocare titolare con prospettive importanti. Dissi che nel giro di due anni sarebbe andato in Premier e tutti mi guardavano come se fossi stato pazzo. Lo dicevo con convinzione, avendo un po' di esperienza nel settore”.

E' più un calciatore adatto alla Premier secondo lei? Anche se in Italia ha mostrato il suo carattere...

“La Premier è il campionato più importante al mondo. Ha qualità per giocare a quei livelli: qualità e ritmo di gioco tale da poter giocarsela alla pari con tutti. Lo dico da tifoso del ragazzo, vedendo quello che avevo allenato, mostrava una cilindrata da top class, ma in serie A ha mostrato tutte le sue qualità. Il Napoli ha fatto un colpo eccezionale, sarà una plusvalenza importante per De Laurentiis. Il prossimo step, augurandomi che possa vincere il campionato in azzurro, è la consacrazione finale”.

C'è una qualità che ha apprezzato più di tutte?

“Un ragazzo che ti ascolta, quello che gli dai sfrutta fino all'ultimo. Un passo importante arrivare a Napoli dove c'è un maestro del calcio come Sarri. Apprende molto, al di là della velocità di pensiero, qualità tecniche e fisiche: un salto ulteriore, diventerà un calciatore straordinario, con la speranza che i fatti degli ultimi due mesi non l'abbiamo guastato mentalmente”.

Poi il Bologna lo acquistò anche grazie a lei...

“A febbraio mi recai a Bologna, andai da Corvino che aveva qualche dubbio, ma lo convinsi dell'investimento perchè ero sicuro delle sue qualità. Gli parlai anche di Sensi, ma era legato al Cesena e decise di non prenderlo. Gli ho dato una bella spinta. La Juventus venne una settimana a seguirlo da vicino ma non vollero investire i 700mila euro sborsati dal Bologna. Nei posti giusti, servirebbero persone con occhi giusti, esperte del settore: da decano del calcio, dico che c'è troppa superficialità. Diawara è bravo, non ci vuole uno scienziato per vederlo, ma serve competenza”.

Abbiamo parlato di lui dentro il campo, ma fuori dal campo che ragazzo è?

“Un ragazzo sensibile, molto educato, bravo ragazzo, puntuale agli allenamenti e molto propenso ad aiutare gli altri, in campo e fuori, facendosi anche aiutare. Un ragazzo unile che non ha la puzza sotto al naso. Lo dico con convinzione, Napoli è lo step giusto per lui”.

Colpo importante, quindi, per il Napoli. Ma alla lunga a chi ruberà il posto in azzurro?

“(ride, ndr) E' un regista che si può adattare a fare il 'braccetto', la mezzala in toscano. Jorginho è molto forte, ma Diawara piano piano lo scalzerà. La prima tappa è superare Valdifiori nelle gerarchie per poi prendere il posto da titolare alla lunga. Sarri lo aiuterà molto e piano piano, in punta di piedi, entrerà nel cuore dei tifosi, in una piazza complicata. Se il ragazzo è ancora quello che conosco io, ci metterà poco: a Bologna ci ho preso... Il Napoli ha fatto un investimento oculato, complimenti a Giuntoli”.

RIPRODUZIONE RISERVATA

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