Ecco uno stralcio dell'intervista di 'CalcioNapoli24' all'ex Napoli, Antonio Bucciarelli:
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Maradona? "Ricordo ancora l'esordio con la Sampdoria, un'emozione unica. Entrai nell'ultimo quarto d'ora per sostituire Ciccio Romano. A fine partita, negli spogliatoi, Maradona mi prese per mano e mi portò ad aprire una bottiglia di Champagne con il mister Ottavio Bianchi. Diego era tutto per i giovani, era sempre lì a darti consigli, ad invogliarti. Ma non solo lui, anche gli altri. Prima c'era un gruppo di uomini seri: i ragazzini non li emarginavano mai. Era davvero un bel gruppo. Per ottenere quei risultati ci vogliono uomini, oltre che campioni. I giocatori erano amici anche fuori dal campo. Quando c'erano i compleanni, i grandi della prima squadra invitavano noi ragazzini alle feste. De Napoli era il più esuberante e prendeva sempre in giro Renica che invece era molto permaloso. Noi ragazzini stavamo lì in silenzio ad ascoltare loro divertirsi. Quando giocavamo in trasferta, a fine serata Carmando mi portava da Diego, in camera sua, perchè voleva sapere come era andata la partita della Primavera: lui voleva che andassimo bene. Spesso, al centro Paradiso, si metteva su un terrazzino a guardarci giocare in allenamento e, qualche volta, scendeva anche sul campo per applaudirci. Una volta, ebbe un problemino alla schiena e venne ad allenarsi con noi. Durante l'allenamento gli chiedemmo un po' di materiale come casacche ed altre cose: neanche a dirlo, il giorno dopo ci faceva trovare tutto sul campo. Quando parlava Maradona, si muovevano tutti. Era un signore, un vero signore".