di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Si è vinto col cuore, ma usando anche la testa. Dalla grinta di Gargano all’astuzia di Ghoulam su quella rimessa laterale che ha fornito ad Higuain l’assist del gol vincente a due minuti dalla fine della gara. L’Inter di Mancini, si diceva fosse affamata di vittorie e la Coppa Italia sarebbe stata l’unica consolazione stagionale. E invece, la stessa Inter, dello stesso Mancini, si presenta al San Paolo con assenze illustri, da Kovacic, a Guarin, passando per Palacio, mentre partono titolari Brozovic, Puscas e Santon. Partita senza troppi affanni per gli uomini di Benitez, che rischiano davvero poche volte di vedersi sotto di un goal. Tante le occasioni a favore dei partenopei, il goal era nell’aria, ma nessuno si sarebbe immaginato che sarebbe potuto arrivare così. Su una disattenzione della retroguardia interista, su un’invenzione di Ghoulam e sugli sviluppi di una rimessa laterale. L’unica cosa, forse, un po’ più scontata è l’opportunismo di Higuain sotto porta. Sbaglia poco, quasi mai, freddo come sempre e mette Mancini in ginocchio, incredulo alla rete subita.
CARATTERE – E’ la parola giusta. Ce lo si aspettava da Gargano, ma quando anche Hamsik, Callejon, Albiol e Britos cacciano gli artigli, allora vuol dire che le cose quadrano, che la squadra ha consapevolezza nelle proprie capacità. Lo dimostra anche il giro palla sempre più frequente della banda Benitez. La palla non scotta più come una volta. Adesso c’è più tranquillità nei piedi, ma soprattutto nella testa degli azzurri. Si osano anche i passaggi più proibitivi, sintomo che basta vincere per tornare grandi.
UN MERCATO SODDISFACENTE – Sì, perché chi non lo pensa è perché si aspettava il colpo dell’ultim’ora, ma non bada al fatto che due delle pedine più in forma di questo Napoli, sono state prelevate un mese fa, quando gli altri pensavano ancora a quali pesci prendere. Strinic e Gabbiadini, adesso farne a meno diventa difficile. Il croato è sempre più una sicurezza, non a caso Benitez si è reinventato ala Ghoulam. L’attaccante di Calcinate è in palla, prova i numeri di alta classe, da peso e allegria alla manovra azzurra. Il goal di Verona l’ha aiutato e i frutti si son visti. Adesso basterà non sottovalutare l’Udinese e la rincorsa alla Roma non è ancora cominciata.
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