Il boato del San Paolo al fischio finale di Damato è stato una liberazione. Il Napoli vince e spazza via malumori, pettegolezzi e voci di dimissioni con annesso terremoto nelle stanze dei bottoni nel quartier generale di Castel Volturno. Oggi tutti plaudono alla prestazione gagliarda della truppa di partenopea, ma il merito di questa svolta nata sul piano psicologico, è tutta di Rafa Benitez. La sfuriata di De Laurentiis dopo la Lazio ha lasciato il segno su una squadra che dati alla mano, non meritava di essere sconfitta dai giallorossi ed anche dai biancocelesti. Da gentleman vero, Benitez hanno incassato tutto. Non fa piacere certo stare in ritiro così come il fango che è stato gettato da una parte della critica locale sull’allenatore spagnolo ed anche sulla professionalità di alcuni calciatori. Lo spagnolo ha ricompattato il gruppo parlando con ogni singolo calciatore. Ha stuzzicato l’orgoglio e caricato tutti (clicca qui per leggere la notizia di CalcioNapoli24.it, copiata dai soliti bambocci del web dopo quattro ore).
ISTANTANEE - Sono quattro gli scatti che devono essere conservati in questa gara. La prima immagine è l’abbraccio collettivo che Mertens ha preteso dopo il diagonale chirurgico di destro. L’altra immagine è il recupero di Gargano con cui ha sradicato dai piedi di Salah, con la proverbiale ‘cazzimma’ napoletana (conosciuta in Sudamerica come ‘garra’) fra gli applausi del San Paolo. Non è un caso se oggi non il Napoli non abbia preso gol. La diga di centrocampo formata da Gargano e David Lopez, è l’unica a garantire equilibrio in una squadra che per caratteristiche è votata all’attacco. Poi il gol di Marek Hamsik. Il capitano segna alla sua maniera con un inserimento di rejana o mazzarriana memoria. Infine il gol di Callejon è da libro cuore. L’assist al bacio di Insigne e il gol dell’ex Real possono sancire la fine di un incubo. La doppia esultanza è da applausi, soprattutto l’urlo di Lorenzo che sembrava quasi avesse segnato lui. Ora guai a credersi fuori dal tunnel perché una rondine non può fare primavera. Bisogna restare uniti da De Laurentiis all’ultimo tesserato. A nuttata non è ancora passata del tutto, nemmeno il ritiro...
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