Notizie calcio. Il Napoli di Rudi Garcia esce sconfitto dal Maradona per 3-2 contro il Real Madrid, venendo punito da uno sfortunato autogol di Meret nei minuti finali della sfida. Gli azzurri, nonostante una buona partita disputata, hanno patito alcuni passaggi a vuoto nella metà campo difensiva soprattutto nella seconda parte del primo tempo.
Il primo gol delle merengues parte da un errore di capitan Di Lorenzo, ma è soprattutto nella seconda marcatura degli spagnoli che si è intravisto un problema di vecchio corso: Bellingham prende palla e, indisturbato, si invola verso la porta azzurra per poi inventarsi con maestria l'1-2. Oltre alle innate capacità del centrocampista inglese, ci si è però interrogati sulla troppa facilità con cui il giocatore del Real Madrid è arrivato in area di rigore: Anguissa è parso in netta difficoltà nel rincorrere l'avversario, con la difesa che esce con colpevole ritardo per fermare l'avanzata di Bellingham.
Un'azione che ha portato alla mente una scena già vista, sempre in Champions League, in occasione della gara di ritorno contro il Milan nei quarti di finale dell'anno scorso. Ndombele perde palla sulla trequarti offensiva: Leao raccoglie la sfera e parte in velocità senza che lo stesso centrocampista francese (poi con Di Lorenzo e Rrahmani) lo riesca ad arginare prima che superi di slancio la metà campo. L'azione si sviluppa e porta al gol del vantaggio segnato da Giroud.
Situazioni simili, seppur con svolgimento differente, che portano però ad una riflessione: in certi frangenti, magari di stanchezza e di passo diverso, bisognerebbe essere più maliziosi e provare a "stendere" preventivamente l'avversario per evitare problemi maggiori, magari beccandosi un'ammonizione tattica. Nessuna istigazione al gioco sporco, sia chiaro, ma una lettura più sbarazzina e con meno fair play, in determinati casi, ti può permettere di portare dalla tua quel "dettaglio" vincente e molto spesso decisivo.